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Un uomo, un quadro. Edoardo Pollak e la Deposizione nel sepolcro - Una scuola per il patrimonio: questioni di metodo 9
- Anno: 2025
- Autore/i: Gino Famiglietti e Micaela Procaccia
- Catalogo: Scienze e Lettere
- Argomento: Beni culturali
- Collana: UNA SCUOLA PER IL PATRIMONIO: QUESTIONI DI METODO
- ISBN: 978-88-6687-297-9
- ISSN:
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Il filo narrativo di questo libro incrocia […] temi di grande portata, come la guerra, le trattative di pace, le dispute sul confine fra Italia e Jugoslavia; e più tardi le non meno vaste tematiche della restituzione agli ebrei dei beni razziati in seguito alle persecuzioni nazi-fasciste. La biografia di Edoardo Pollak, del quale in fondo si sa ben poco, diventa così un fil rouge nella gran trama della Storia: la presenza dimessa, quasi in secondo piano, di un protagonista involontario, vittima dei tempi e della perfidia degli uomini. […] questo libro, costruito intorno a una vicenda quasi a tutti ignota, ci costringe a immaginarlo vittima fra le vittime. A sentire anche la sua voce nel gigantesco coro a bocca chiusa di una Shoah senza veri precedenti, senza veri paralleli. Sotto il peso di questa immane tragedia dell’Europa e del mondo anche quello del quadro di Palma il Giovane ora a Zagabria non è più un “caso freddo”, anzi acquista il diritto a una perenne attualità.
(Dalla Prefazione di Salvatore Settis)
INDICE
Prefazione
di Salvatore Settis
Prologo, breve
CAPITOLO PRIMO
Un uomo
Appendice, documenti nn. 1, 2, 3 e 4.
CAPITOLO SECONDO
Il quadro: ipotesi e dubbi
CAPITOLO TERZO
L’ebreo e il quadro, tra il 1920 ed il 1942
Appendice, documenti nn. 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 11
CAPITOLO QUARTO
Il quadro, tra il 1944 ed il 1958
Appendice, documenti nn. 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 e 21
CAPITOLO QUINTO
Il ritorno della memoria: il quadro, testimone, fra tanti,
delle spoliazioni subite dagli ebrei
CAPITOLO SESTO
La perdita della memoria: il quadro, e la sua estraneazione dall’Italia
Postfazione
Appendice
DOCUMENTO n. 1
DOCUMENTO n. 2
DOCUMENTO n. 3
DOCUMENTO n. 4
DOCUMENTO n. 5
DOCUMENTO n. 6
DOCUMENTO n. 7
DOCUMENTO n. 8
DOCUMENTO n. 9
DOCUMENTO n. 10
DOCUMENTO n. 11
DOCUMENTO n. 12
DOCUMENTO n. 13
DOCUMENTO n. 14
DOCUMENTO n. 15
DOCUMENTO n. 16
DOCUMENTO n. 17
DOCUMENTO n. 18
DOCUMENTO n. 19
DOCUMENTO n. 20/a
DOCUMENTO n. 20/b
DOCUMENTO n. 21
GLI AUTORI
Gino Famiglietti è stato, presso il Ministero per i beni e le attività culturali, dapprima direttore generale per l’Archeologia, poi per gli Archivi e infine per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio. Presso la Seconda Università di Napoli ha insegnato Diritto urbanistico e Legislazione dei beni culturali. Ha collaborato alla stesura della legge Galasso nel 1985, e del Codice dei beni culturali e del paesaggio nel 2004 (e delle revisioni 2006 e 2008). Premio “Umberto Zanotti Bianco” di Italia Nostra nel 2011 per la sua azione di tutela del patrimonio culturale. Tra le sue pubblicazioni più recenti: A cosa serve Leonardo? La ragion di Stato e l’Uomo vitruviano (con Tomaso Montanari, 2020); Il Codice Maimonide (con Micaela Procaccia, 2021); La commode. Una storia italiana (2022); Casi Freddi. La «scure letterata» e le sue peregrinazioni: dalla Calabria al British Museum (2023). La «Biccherna». Peripezie di una tavola dipinta (con Micaela Procaccia, 2024). «Le cose scoperte appartengono allo Stato». Esegesi storica di un enunciato normativo, tanto fortunato quanto controverso, in Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia, serie 5 2024, 16/1, pp. 374-431.
Micaela Procaccia, dopo aver lavorato per più di 40 anni nel Ministero della cultura, dove ha – fra l’altro – diretto il Servizio Patrimonio archivistico della Direzione generale archivi, la Soprintendenza archivistica del Piemonte e la valle d’Aosta, ad interim la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana e l’Archivio centrale dello Stato, è stata Presidente dell’Associazione nazionale archivistica italiana, ed è ora vice-presidente del Comitato tecnico scientifico per gli archivi. È componente del Gruppo per lo studio e la ricerca dei beni culturali sottratti in Italia agli ebrei tra il 1938 e il 1945, del Comitato scientifico per le pubblicazioni degli archivi di Stato, della Commissione archivi del CNR e della delegazione italiana presso l’IHRA. È autrice di numerose pubblicazioni storiche e archivistiche, fra cui si segnalano: la voce “Archivio” in Le parole del XXI secolo (Istituto dell’Enciclopedia italiana, Roma, 2020); Le carte Buffarini Guidi all’Archivio centrale dello Stato (1938-1945) (con Roberto De Rose), in «Contemporanea», 3-2020, pp. 415-432; Idee e immagini di 150 anni di storia degli ebrei romani, in Schiava di Roma? I 150 anni di una capitale, a c. di Augusto D’Angelo (Castelvecchi, Roma 2021), pp. 111-128; Elaborazione e applicazione della normativa razzista del fascismo nei fondi dell’Archivio centrale dello Stato, In Ordinamento giuridico, mondo universitario e scienza antichistica di fronte alla normativa razziale (1938-1945) Atti del convegno PRIN 2017, Bari 10-11 dicembre2020, a cura di Annarosa Gallo, Maria Colomba Perchinunno, Michele Dionigi e Pierangelo Buongiorno (Palermo University Press, Palermo 2022), pp. 3-15; M. Procaccia, «Frequento Lettere moderne». «Intendi le e-mail?» (cit.). Di sapientiae ratio, di calzini, di favole, di aurore e di albe. Più di vent’anni di lavoro sugli archivi universitari e non solo, in Atti dell’8ª Conferenza organizzativa degli archivi delle università italiane, a cura di G. Penzo Doria (CLEUP, Padova 2024), pp. 88-98; Il Codice Maimonide. Un manoscritto medievale, la tutela del patrimonio e l’identità culturale italiana (con Gino Famiglietti, Castelvecchi, Roma 2021); La «Biccherna» peripezie di una tavola dipinta (con Gino Famiglietti, Roma, Scienze e Lettere 2024).
F.to 17x24, pp. 144, Brossura filo refe, Ill. B/N