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La «Biccherna» peripezie di una tavola dipinta
Una scuola per il patrimonio: questioni di metodo 6

Copertina del libro
€ 20,00
Versione stampata

Negli anni che precedono e seguono l’esordio del Regno d’Italia, un suddito dell’Impero germanico, appassionato d’arte, compie ripetuti viaggi in Italia. Non si tratta solo dell’abituale Grand tour, assai in voga in quegli anni, ma di un preciso interesse collezionistico. Nel corso dei suoi viaggi, in una data sconosciuta, il suddito germanico compra una tavoletta dipinta quattrocentesca che altro non è che la copertina di un registro contabile dell’antica Repubblica di Siena, come le tante conservate all’archivio di Stato di quella città. Per decenni la tavoletta resta nella collezione della famiglia, fino a quando gli eredi non la mettono all’asta. È il 2016 e, per la prima volta, gli organi di tutela si rendono conto che – forse – l’uscita della tavoletta dal territorio italiano non è avvenuta, a suo tempo, con modalità proprio ineccepibili, per così dire. Le ricerche, condotte pure sui documenti d’archivio, sveleranno, infatti, anche “distrazioni” amministrative e pressioni indebite per favorire l’attività del collezionista a scapito del patrimonio culturale italiano. Inizia così una lunga battaglia legale che, fra alterne vicende, imprevisti, momenti alti e bassi, condurrà al rientro in Italia del prezioso oggetto.

Prefazione
di Diana Marta Toccafondi

Prologo

CAPITOLO PRIMO

Roma/Londra, novembre – dicembre 2016: legge del profitto versus codice etico
Appendice, documento n. 1

CAPITOLO SECONDO

Del Buongoverno e della corretta contabilità

CAPITOLO TERZO

Roma/Londra, gennaio – febbraio 2017
Appendice, documenti n. 2 e n. 3

CAPITOLO QUARTO

Arte, contabilità, rappresentazione prospettica
Appendice, documenti n. 4 e n. 5

CAPITOLO QUINTO

Roma/Colonia/Londra, marzo – aprile 2017. Dubbi, precauzioni e rimostranze: la rivendicazione della ‘biccherna’ ed i suoi riflessi
Appendice, documenti n. 6 e n. 7

CAPITOLO SESTO

«In grave danno delle memorie et publiche e private». Siena, dal 1441 al 1730: le vicende della tavoletta dipinta, la sua committenza e la tutela degli archivi

CAPITOLO SETTIMO

Roma/Colonia/Londra, giugno 2017 – giugno 2018. Un lungo torneo di scherma, con duelli condotti in punta di fioretto
Appendice, documenti n. 8, n. 9 e n. 10

CAPITOLO OTTAVO

«Per l’interesse della scienza e del pubblico servizio»: gli archivi dell’Italia unita

CAPITOLO NONO

Roma, giugno 2018 – gennaio 2019. Cambio degli schermidori in pedana e conclusione (temporanea) dello scontro con un inatteso e pericoloso colpo di sciabola
Appendice, documento n. 11

CAPITOLO DECIMO

Vento dell’Est, vento dell’Ovest: con l’autunno 2018, il cambio della guardia alla direzione generale degli Archivi

CAPITOLO UNDICESIMO

Colonia/Roma, dicembre 2019 – novembre 2020: i fendenti continuano ad abbattersi sull’amministrazione
Appendice, documento n. 12

CAPITOLO DODICESIMO

Colonia/Roma/Siena, gennaio 2021 – aprile/maggio 2022

CAPITOLO TREDICESIMO

Lieto fine di una storia diversa ma non troppo: Maimonide forever

Appendice

DOCUMENTO n. 1
DOCUMENTO n. 2
DOCUMENTO n. 3
DOCUMENTO n. 4
DOCUMENTO n. 5
DOCUMENTO n. 6
DOCUMENTO n. 7
DOCUMENTO n. 8
DOCUMENTO n. 9
DOCUMENTO n. 10
DOCUMENTO n. 11
DOCUMENTO n. 12

GLI AUTORI
Gino Famiglietti è stato, presso il Ministero per i beni e le attività culturali, dapprima direttore generale per l’Archeologia, poi per gli Archivi e infine per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio. Presso la Seconda Università di Napoli ha insegnato Diritto urbanistico e Legislazione dei beni culturali. Ha collaborato alla stesura della legge Galasso nel 1985, e del Codice dei beni culturali e del paesaggio nel 2004 (e delle revisioni 2006 e 2008). Premio “Umberto Zanotti Bianco” di Italia Nostra nel 2011 per la sua azione di tutela del patrimonio culturale. Tra le sue pubblicazioni più recenti: A cosa serve Leonardo? La ragion di Stato e l’uomo vitruviano (con Tomaso Montanari, Scienze e Lettere, Roma 2020); Il Codice Maimonide. Un manoscritto medievale, la tutela del patrimonio e l’identità culturale italiana (con Micaela Procaccia, Castelvecchi, Roma 2021); La commode. Una storia italiana (Castelvecchi, Roma 2022); Casi freddi. La «scure letterata» e le sue peregrinazioni: dalla Calabria al British Museum (Scienze e Lettere, Roma 2023).

Micaela Procaccia dopo aver lavorato più di 40 anni come dirigente nel Ministero della cultura, è stata, dal 4 maggio 2019 al mese di luglio 2023, Presidente dell’Associazione nazionale archivistica italiana. È vice presidente del Comitato tecnico scientifico per gli archivi del Ministero, partecipa alle riunioni del Consiglio superiore dei beni culturali, è componente del Gruppo per lo studio e la ricerca sui beni culturali sottratti in Italia agli ebrei tra il 1938 e il 1945 a seguito della promulgazione delle leggi razziali, della Commissione archivi del CNR, del comitato scientifico della Rassegna degli Archivi di Stato e della delegazione italiana presso l’IHRA. Collabora da anni con il Museo storico della Liberazione di Roma, presiede l’Associazione dei Volontari del Museo. È autrice di numerose pubblicazioni di storia e archivistica. Tra le sue pubblicazioni più recenti: voce “Archivio”, in Le parole del XXI secolo (Istituto dell’Enciclopedia italiana, Roma, 2020); Le carte Buffarini Guidi all’Archivio centrale dello Stato (1938-1945) (con Roberto De Rose), in «Contemporanea» 3, 2020, pp. 415-432; La nascita della Giornata europea della cultura ebraica, in Ebrei nel Novecento, catalogo della mostra, a cura di Vittorio Bo e Mario Toscano (SAGEP, Genova 2024), pp. 194-197; Il Codice Maimonide. Un manoscritto medievale, la tutela del patrimonio e l’identità culturale italiana (con Gino Famiglietti, Castelvecchi, Roma 2021).

F.to 17x24, pp. 208, Brossura Filo refe, Ill a colori e B/N