Le relazioni italo-yemenite: dalle proiezioni strategiche alla diplomazia culturale (1880-1980) - Conferenze ISMEO 6
- Anno: 2022
- Autore/i: Lorenzo Declich
- Catalogo: Scienze e Lettere
- Argomento: Orientalistica
- Collana: Novissimo Ramusio
- ISBN: 978-88-66872-45-0
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1. L’acquisto della baia di Assab dalla società Rubattino da parte dello Stato italiano nel 1882 inaugurò ufficialmente una nuova sta¬gione della politica estera italiana: da quel momento “l’idea colo¬niale” non fu più legata alla presenza nei territori di “coloni”, ovvero emigranti (o “trasmigratoci”, come li definì il regime fascista), così come era avvenuto per decadi nel bacino del Mediterraneo e nel Nuovo Mondo. [---]
2. Proprio perché si è soliti associare il colonialismo italiano solo al continente africano, occorre qui sottolineare che una porzione non irrilevante della politica coloniale italiana si svolse dall’altra parte dello stretto di Bab al-Mandib, in particolare in quella regione della penisola araba che andava sotto il nome di Yemen – corrispon¬dente grosso modo a quella che dal 1962 al 1990 fu la Repubblica araba dello Yemen. [---]
3. La consapevolezza dell’importanza strategica ed economica dello Yemen si riflette nella storia delle relazioni italo-yemenite. A queste si dà ha inizio, convenzionalmente, con il viaggio che Renzo Manzoni (1852-1918), nipote di Alessandro, che dopo aver partecipato a una spedizione in Marocco, intraprende l’attraversamento interno dello Yemen, da Aden a ?an‘?’ nel 1877. [---]
4. Possiamo seguire il filo delle relazioni politiche e diplomati che fra Italia e Yemen attraverso nei carteggi di Enrico Insabato (1878-1963), medico e orientalista la cui attività culturale, diplomatica e politica è ben nota, così come è noto il suo ruolo di informatore del Ministero degli interni e di agente politico del Presidente del consiglio Giovanni Giolitti nel periodo in cui risiedette al Cairo (1901-1913). Interessante, in particolare, l’approccio “isla¬mizzante” di Insabato alla politica coloniale italiana che questi pratica intessendo relazioni di alto livello con autorità religiose e politiche musulmane. Lo strumento di maggior rilievo che Insabato usa a questo fine è la pubblicazione de Il Convito/al-N?d?, rivista italo-araba edita al Cairo dal 1904 al 1913. [---]
5. Quando la politica coloniale italiana assunse, anche dal punto di vista istituzionale, una forma più organica – prima della nascita del Ministero delle colonie (1912) era già in ruolo presso il Ministero degli affari esteri una Direzione centrale degli affari coloniali (1906-1912) – l’importanza strategica dello Yemen fu presa in considera¬zione con maggiore sistematicità. [---]
6. La strategia italiana trovò il suo culmine durante il fascismo ed ebbe il suo maggior successo con la firma a ?an‘?’ del “Trattato di amicizia e di relazioni economiche” fra Italia e Yemen il 2 settembre 1926. [---]
7. Notevole, in questo quadro, è proprio la presenza degli Italiani nell’entourage dell’Im?m, a più riprese, in più occasioni e in ruoli diversi. [---]
8. La proiezione strategica degli Italiani sullo Yemen attraversa per decadi la pubblicistica specializzata – si vedano ad esempio i rapporti di Oriente Moderno, il periodico pubblicato dall’Istituto per l’Oriente – trovando un’eco degna sulla stampa di ampia diffusione solo in occasione degli eventi di maggior rilevanza, come nel suc¬citato caso del trattato italo-yemenita. [---]
F.to 15x21, pp. 40, Brossura filo refe, Ill. a colori