FORA ITALIAE ET HISPANIAE
Definizione e uso degli spazi forensi fino all’età giulio-claudia - Abitare il Mediterraneo 3
- Anno: 2022
- Autore/i: Dario Canino
- Catalogo: Scienze e Lettere
- Argomento: Urbanistica
- Collana: Abitare il Mediterraneo
- ISBN: 978-88-6687-214-6
- ISSN:
Lo scopo di questo volume è quello di fornire una conoscenza più approfondita dei complessi forensi: delle loro fasi edilizie, della loro evoluzione, delle loro funzioni e delle architetture più significative che si trovano al loro interno. Si è scelto di analizzare una selezione di città fondate sia nella penisola italiana sia nelle province della penisola iberica, in modo che si potesse beneficiare di un ampio e vario terreno di confronto. Lo spazio forense è stato analizzato tenendo in considerazione tutti gli elementi socio-politici caratterizzanti e tutte le peculiarità locali presenti in ogni realtà urbana. I diversi insediamenti romani, infatti, presentano caratteristiche piuttosto eterogenee, che sono dovute anche ai differenti tempi e modi con cui si è svolta la penetrazione romana, partendo dal centro Italia e poi progressivamente anche nel resto della penisola e nelle aree provinciali. Nonostante tali differenze, è possibile trovare degli interessanti punti in comune nelle scelte urbanistiche e di progettazione intraprese dai costruttori romani. Sin dall’inizio, lo spazio forense si caratterizza per la varietà di funzioni che può ospitare, una peculiarità che lo distingue non solo come eminente realtà di valore architettonico ma che gli fornisce anche un grande valore antropologico, in quanto fulcro delle attività politiche e sociali di ciascuna comunità. Il foro prende forma in base alle esigenze della città in quel determinato momento in cui esiste, configurandosi come un’entità, di certo carat-terizzata da una variabile forma di monumentalità, pronta ad adattarsi a ciò di cui i suoi fruitori hanno bisogno e a esprimere ciò che i suoi costruttori, intesi come finanziatori, intendono comunicare. Ogni foro, dunque, possiede una conformazione unica, la cui analisi può rivelare le intenzioni dei progettisti che lo hanno costruito e numerose altre informazioni inerenti le condizioni politiche, sociali ed economiche di ogni città.
INDICE
RINGRAZIAMENTI
PREFAZIONE
di Luisa Migliorati
LISTA DELLE ILLUSTRAZIONI
1. INTRODUZIONE
2. SPAZI URBANI
2.1 POLIVALENZA E POLIFUNZIONALITÀ
2.2 L’EVOLUZIONE URBANISTICA DEI COMPLESSI FORENSI
2.3 Viabilità e fora
3. SINTASSI SPAZIALE E PERCORSI STRUTTURALI
3.1 PERCORSI BIASSIALI IN ITALIA
3.2 PERCORSI ASSIALI DIRETTI IN ITALIA
3.3 ALTRE TIPOLOGIE DI PERCORSI STRUTTURALI IN ITALIA
3.4 PERCORSI BIASSIALI IN HISPANIA
3.5 Percorsi assiali diretti in Hispania
3.6 Altre tipologie di percorsi strutturali in Hispania
3.7 Rapporti tra foro e ambiente esterno
3.8 PROGRAMMAZIONE E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEGLI SPAZI
3.9 La questione del foro bipartito-tripartito
4. ORGANIZZAZIONE E CONTROLLO SUI TERRITORI
5. LE FUNZIONI DEI COMPLESSI FORENSI
5.1 LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA E GLI EDIFICI PER RIUNIONE
5.2 La funzione giudiziaria e il ruolo della basilica
5.2.1 La basilica come cerniera transizionale
5.3 LA FUNZIONE RESIDENZIALE E LA PRESENZA DI DOMUS
5.4 LA FUNZIONE CULTUALE
5.4.1 I CAPITOLIA NEI FORA
5.5 La funzione commerciale
5.5.1 LE TABERNAE
5.5.2 I MACELLA
5.5.3 GLI HORREA
5.6 La funzione ludica
6. CARATTERISTICHE DEI PRIMI COMPLESSI FORENSI IN HISPANIA
7. IL RUOLO POLITICO DELLE AREE FORENSI
7.1 IL CULTO IMPERIALE
7.2 L’EVERGETISMO
7.3 ISCRIZIONI PAVIMENTALI
7.4 I fora in quanto loci celeberrimi
7.5 La moltiplicazione degli spazi pubblici
7.6 Strutture e funzioni all’interno dei fora
7.6.1 Archi
7.6.2 AUGURACULA
7.6.3 Apprestamenti provvisori
8. LA DEFINIZIONE E LA CHIUSURA DELLO SPAZIO FORENSE
8.1 ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE NEI FORA
8.2 I portici forensi
8.3 La presenza di acqua nei fora
9. RAPPORTI TRA MODELLI URBANISTICI, STATUTO GIURIDICO, CRONOLOGIA E LOCALIZZAZIONE
9.1 Propagazione di una forma architettonica monumentale
10. OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
CATALOGO
REGIO I LATIUM ET CAMPANIA
Fregellae
Liternum
Minturnae
Ostia
Pompeii
Tarracina
Tusculum
REGIO II APULIA ET CALABRIA
Compsa
Herdonia
REGIO III LUCANIA ET BRUTTII
Grumentum
Paestum
Scolacium
REGIO IV SAMNIUM
Alba Fucens
Iuvanum
Saepinum
REGIO V PICENUM
Urbs Salvia
REGIO VI UMBRIA ET AGER GALLICUS
Carsulae
Ostra
Suasa
REGIO VII ETRURIA
Cosa
Lucus Feroniae
Luna
Rusellae
Volsinii Novi
REGIO VIII AEMILIA
Veleia
REGIO IX LIGURIA
Alba Pompeia
Augusta Bagiennorum
REGIO X VENETIA ET HISTRIA
Brixia
Iulium Carnicum
Opitergium
HISPANIA TARRACONENSIS
Bilbilis Italica
Carthago Nova
Clunia
Colonia Caesar Augusta
Colonia Libisosa Foroaugustana
Complutum
Emporiae
Ercavica
Iulia Libica
Los Bañales
Lucentum
Pollentia
Saguntum
Segobriga
Tarraco
Termes
Valeria
HISPANIA BAETICA
Arucci
Baelo Claudia
Colonia Patricia Corduba
Colonia Virtus Iulia Ituci
HISPANIA LUSITANIA
Aeminium
Caparra
Colonia Iulia Augusta Emerita
Conimbriga
Ebora
BIBLIOGRAFIA
ABBREVIAZIONI
INDICE DEI LUOGHI
L'AUTORE
Dario Canino si è laureato a Roma e diplomato presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università Sapienza di Roma. Ha svolto un Dottorato Internazionale in co-tutela (Universitat Autònoma de Barcelona – Sapienza Università di Roma) a conclusione del quale ha conseguito i titoli di Dottore di Ricerca in Archeologia Classica e Topografia Antica. Attualmente è assegnista di ricerca presso l’Università Sapienza di Roma per il settore scientifico-disciplinare L-ANT/09 (Topografia Antica). Il suo principale campo di ricerca è l’archeologia romana, con particolare attenzione alla Topografia Antica e all’Urbanistica Antica, dall’età repubblicana fino alla fine dell’impero romano e oltre. Il tema cardine delle sue ricerche è l’interazione tra le dinamiche storiche, politiche e sociali e le connesse trasformazioni, urbanistiche, topografiche e architettoniche, attuate sia all’interno degli antichi insediamenti umani sia nel territorio in cui essi erano inseriti.
F.to A4, pp. 720, Ill. B/N