La Fata di Parasce - The Fairy of Parasce
- Anno: 2021
- Autore/i: Ornella Keller
- Catalogo: Simmetria
- Argomento: Narrativa
- ISBN: 9788899152673
- ISSN:
Illustrazioni di Roberta Lavinio
traduzioni in Inglese di Melanie Di Simone
Revisione Lessico dialettale: Marco del Prete
La Fata di Parasce è una fiaba di magia (come direbbe il nostro compianto amico Gianfranco Ersoch) che si svolge all'interno dell'antica Pescara di cui Parasce è un anagramma. Parte dei personaggi sono presi dalla storia e parte sono immaginari.
La fiaba, elaborata da una donna che pur conoscendo aspetti importanti della disciplina ermetica ha preferito dichiararsi sotto pseudonimo, è entrata a far parte della piccola collana che Simmetria dedica ai racconti e alle fiabe in quanto i contenuti della stessa alludono e simulano alcune fasi alchemiche, sia nei numeri che nei colori che nei simboli.
Senza entrare nei dettagli e svelare il contenuto che sicuramente intrigherà i lettori giovani e meno giovani, possiamo dire che la protagonista racconta la storia dell'anima, il suo viaggio, le sue peripezie. La sua trasformazione, dolorosa e nello stesso tempo sapiente, indica i passaggi inevitabili in cui il cercatore deve guardare nel fondo di se stesso dove alberga la reminiscenza ma anche il dolore, la paura e il drago che divora il tempo e lo spazio. Restare nel fondo della dimenticanza e dell'ignoranza può però rovesciare il mondo, le percezioni e può svelare l'altra faccia della nostra personalità. Lo specchio si inverte e restituisce un'immagine inaspettata dopo che la stessa viene imprigionata dalla maldicenza e dall'invidia. In questo la fiaba ricorda alcuni aspetti del famoso romanzo di De Lorris (Il romanzo della Rosa) e forse anche il Fiore di Dante.
La Fata deve attraversare un cammino assai impegnativo (un vero e proprio VITRIOL) ma reagisce sempre con freschezza e generosità ad ogni sventura. Si affida al suo complemento d'Amore che, come in ogni fabia a lieto fine giungerà per salvarla dalla sua prigione (prigione mentale e fisica). Il testo è tradotto sia in inglese che in abruzzese (nelle accentuazioni proprie della zona pescarese). E questo ultimo particolare rende la fiaba assai frizzante e divertente oltre che assai adatta alla versione teatrale che, in una particolare occasione è già stata proposta con successo proprio a Pescara.
C.L.
F.to 15x21, pp. 56, Brossura Filo refe, Ill.