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LADRI DI FUTURO
il concorrere e la grande impostura dell'università italiana

Copertina del libro
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Versione stampata

Passeggiare tra i concorsi universitari italiani delle scienze umanistiche vuol dire conoscere un pezzo importante della nostra società, quello delle regole non scritte, ma silenziosamente accettate, dei settori di dominio, delle spartizioni tra le cordate, delle minacce, dei ricatti, degli sfruttamenti, delle competizioni, delle scorrettezze, dell’arrivismo, dell’ipocrisia, della vittoria della mediocrità, del servilismo, del familismo e del nepotismo più sfrontato e arrogante…, più raramente del merito.

Se c’è un terreno in cui vengono calpestati i principi della Costituzione più bella del mondo, quello è proprio il concorso universitario, dove si consumano le ambizioni tradite, i sogni infranti, il furto di futuro di tanti giovani, la cui vita può venire, lì, letteralmente spezzata.

Nella forma dei racconti a puntate l’A. compie la sua personale discesa agli inferi, denunciando il modus operandi delle correnti universitarie che ruotano intorno al mondo dell’archeologia di tutta Italia con lo scopo, non tanto di elaborare un lutto, quanto di promuovere una rinascita. Infatti, l’agile e faceto libercolo è stato scritto a uso intimo e personale dell’A., con lo scopo di autocelebrarsi ed è dedicato alle generazioni più giovani, perché imparino a non avere paura di denunciare tutto ciò che rappresenta una minaccia per il proprio futuro.

Non abbiate paura di denunciare. Sono i ladri, i manipolatori, gli sfruttatori, i mistificatori del vostro futuro, i venditori dei vostri sogni che devono avere paura.

Non abbiate paura: denunciate!

INDICE

Introduzione
Avvertenza per il lettore

I.
1993-1998 - Gli anni in cui NON vinsi il dottorato
II.
1998-2002 - Gli anni del Tiber Valley Project

III.
CONCORSI DI VECCHIA GENERAZIONE
2005 - Foggia. Il concorso in cui NON mi presentai
IV.
2005 – Salerno. L’anno in cui NON divenni ricercatrice
V.
2006 – Perugia. L’anno in cui NON divenni ricercatrice
VI.
2006 - Foggia. L’anno in cui NON divenni ricercatrice

VII.
CONCORSI DI NUOVA GENERAZIONE

VIII.
2010 - Foggia. Eccola di nuovo - L’anno che NON divenni ricercatrice
IX.
2011 - Padova. L’anno in cui NON divenni ricercatrice
X.
2011 - Napoli. L’anno in cui NON divenni ricercatrice
XI.
2012 - Roma. L’anno in cui NON divenni ricercatrice e in cui misi definitivamente una pietra sopra al concorrere universitario italiano
XII.
2014 - L’anno in cui fui abilitata a professore universitario di seconda fascia
XIII.
EPILOGO
Solo per stomaci forti

PERCORSO DI RICERCA di Helga Di Giuseppe
BIBLIOGRAFIA di Helga Di Giuseppe

L'Autrice
Helga Di Giuseppe archeologa, laureata e specializzata all’Università di Roma “La Sapienza”, ha conseguito il dottorato di ricerca (PhD) presso il Birkbeck College-University of London. Ha diretto numerosi progetti di scavo e partecipato a campagne di ricognizione archeologica in varie regioni italiane; ha collaborato a progetti internazionali con la British School at Rome e con l’Associazione Internazionale di Archeologia Classica (AIAC). Coordina il progetto Fasti Online, di pubblica fruizione, dedicato agli scavi archeologici in corso in Italia. Ha organizzato e preso parte a numerosi convegni internazionali riguardanti vari aspetti del mondo antico. Ha pubblicato monografie sulla produzione ceramica (Black-gloss Ware in Italy. Production Management and Local History, Archaeopress 2012) e sull’archeologia dei paesaggi (Lungo il Tevere scorreva lento il tempo dei paesaggi tra XV e I secolo a.C., Scienze e Lettere 2018), innumerevoli articoli su prestigiose riviste scientifiche e ha curato volumi di grande risonanza, come La fattoria e la villa dell’Auditorium nel quartiere flaminio di Roma (L’Erma di Bretschneider 2006), Felicitas temporum (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata 2008), I riti del costruire nelle acque violate (Scienze e Lettere 2008) e Veii. The Historical Topography of the Ancient City (The British School at Rome, London 2012). Al momento dirige la casa editrice Scienze e Lettere per la quale ha creato numerose collane e scritto libri per bambini (Acheloo e Sirene).

Ora è qui per pagare un suo debito alla società civile, nella speranza di contribuire a migliorarla.

F.to 12,5x17, pp. 176, Brossura Filo Refe