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SHADOWS OF KURDISTAN

Copertina del libro
€ 35,00
Versione stampata

Murat Yazar (1978), giovane fotografo curdo nato nella provincia di Urfa in Turchia, collaboratore del National Geographic e del New York Times, lavora ormai da vari anni a un progetto fotografico, Ombre del Kurdistan, che racconta la società kurda dal suo punto di vista, personale e artistico al tempo stesso, in modo da riportare al grande pubblico immagini e frammenti di quella società kurda, di cui i media europei parlano molto ma che rimane sostanzialmente poco conosciuta soprattutto nella rara normalità – e nelle molte problematicità – della sua vita quotidiana. Murat ha iniziato a lavorare a questo progetto nel 2011, nel corso dei suoi primi viaggi in Anatolia e nel Kurdistan turco. La divisione del Kurdistan – avvenuta nel primo Novecento in un clima tutt’altro che propenso alla risoluzione di questioni di principio implicanti progresso sociale, comprensione religiosa e collaborazione internazionale – ha imposto confini spesso artificiali a territori abitati da una popolazione che viveva in sostanziale contiguità fino allo smembramento dell’Impero Ottomano, separando insiemi famigliari di antica tradizione e relegando i Kurdi tra le minoranze di quattro differenti paesi. L’idea base del progetto di Murat è riunire virtualmente queste quattro regioni di cultura kurda attraverso un progetto fotografico in quattro volumi: Kurdistan turco, iracheno, iraniano e siriano. Il presente volume, che intende presentare un’anteprima di questo suo vasto progetto fotografico, fa seguito a varie mostre organizzate dall’autore sulla stessa tematica. Il nucleo principale della narrazione per immagini che viene presentata nelle pagine seguenti è stato raccolto sei anni fa, nell’anno 2014, in un viaggio di oltre mille chilometri effettuato nell’arco di vari mesi all’interno della parte orientale della Turchia. A questo primo nucleo – che ci consegna attraverso la avvincente nitidezza della fotografia in bianco e nero scene di vita di villaggio che probabilmente nei luoghi dove sono state documentate si sono riprodotte immutate per migliaia di anni – Murat ha voluto aggiungere altri nuclei, che contengono immagini riprese nella regione autonoma kurda dell’Iraq (Kurdish Regional Government) – l’unico territorio di popolamento kurdo che abbia attualmente una autonomia costituzionalmente riconosciuta entro uno stato sovrano – e nei territori kurdi iraniani, cioè nell’insieme delle regioni kurde della Repubblica islamica dell’Iran (quattro grandi regioni ad ovest: Kordestan, Azerbaigian Occidentale, Kermanshah e Ilam, e due ad est, nel Khorasan). Come dice Murat stesso, è rimasta una sola parte del Kurdistan dove non abbia potuto incontrare la gente dei villaggi e raccogliere la relativa documentazione fotografica della vita quotidiana: Rojava (attualmente costituita in Federazione di autonomie a base cantonalistica non riconosciuta dallo stato siriano). Per questo territorio kurdo, Murat si è dovuto limitare a riprendere poche immagini di profughi kurdi che ha sorpreso negli anni scorsi al confine turco-siriano in fuga dalla violenza. L’assenza di immagini da Rojava rende di fatto il suo Ombre del Kurdistan un progetto – come dice lo stesso autore – parzialmente incompleto, e Murat spera che un giorno, con il ristabilimento della pace, potrà recarsi in quella che sente come una parte integrante della sua terra per portarlo a termine. Il Parlamento e il Governo italiano, anche per iniziativa dell’Istituto Internazionale di Cultura Kurdo e di ISMEO, hanno espresso in diverse occasioni la loro vicinanza alla causa kurda; da parte nostra, garantiamo fin d’ora tutto il supporto possibile al compimento di questo meritorio progetto. Il presente volume, che non potrebbe esistere senza la grande passione e il generoso impegno di Murat Yazar, intende essere un ulteriore, piccolo contributo a quel percorso di conoscenza e partecipazione che ISMEO e Istituto Internazionale di Cultura Kurdo ormai da anni conducono insieme, anche nell’intento di informare il più compiutamente possibile i cittadini di un’Europa spesso distratta che tuttavia non può più ignorare ciò che succede ai suoi immediati confini. ADRIANO V. ROSSI (Presidente ISMEO)

CONTENTS

Adriano V. Rossi, Presidente ISMEO

Marietta Tidei, Presidente Istituto Internazionale di Cultura Kurdo

Paul Salopek

Matthieu Chazal

Murat Yazar, Shadows of Kurdistan

Album

F.to 21x23, pp. 112, Brossura Filo Refe, ill. B/N