Totale € 0,00

Elenco distribuiti il blog di Scienze e Lettere Bookshop

RSS

Back

Gandhi nel 150o anniversario della nascita - Il Novissimo Ramusio 11

Giuseppe Tucci Shobha Raghuram Mario Prayer Fabio Scialpi Shobhana Radhakrishna

Copertina del libro
€ 16,00
Versione stampata

Nel 1969 ricorreva il Centenario della nascita di Mohandas Karamchand Gandhi, il Mahatma. L’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO) promosse in quell’occasione una serie di iniziative di grande rilievo, che avrebbero segnato un importante punto di riferimento per una conoscenza approfondita e obiettiva, nel nostro Paese, di questa straordinaria personalità della storia mondiale contemporanea. Il Prof. Giuseppe Tucci, Presidente dell’Istituto, tenne allora, il 13 maggio 1969, a Roma, nella sede più augusta della città, la Sala della Protomoteca in Campidoglio, un discorso commemorativo di alta ispirazione. Chi scrive, presente alla cerimonia, ricorda ancora la grande partecipazione all’evento di autorità ed esponenti della cultura, la profondità e il tono sentitamente coinvolgente della rievocazione, che solo un uomo della conoscenza dell’India e della sensibilità umana di Tucci era in grado di suscitare. Questa celebrazione venne accompagnata da una Mostra fotografica sulla figura e l’opera di Gandhi, che si tenne presso l’IsMEO. Sempre per volere del Prof. Tucci, su progetto dell’Architetto Eugenio Galdieri, l’anno successivo venne eretto un monumento a Gandhi, nella piazza a lui intitolata, nella suggestiva cornice di un riservato, piccolo spiazzo erboso, nel quartiere romano dell’Eur. Il busto del Mahatma venne donato dal Governo dell’India. Oggi sono presenti monumenti a Gandhi in alcune città italiane, tra cui Torino e Vicenza, e diverse scuole sono state dedicate al Mahatma nel nostro Paese, o sono in qualche modo a lui collegate. Ovviamente, dato il suo ruolo nella lotta dell’India per l’Indipendenza dalla British Rule, la figura di Gandhi era nota in Italia, nel senso che la stampa, tra quotidiani, riviste, opuscoli e libri pubblicati, a volte da editori importanti a livello nazionale, se ne era occupata e ne aveva informato l’opinione pubblica a più riprese. Ma in che senso egli era conosciuto? In quale modo si era parlato di lui? «Le sue vicende erano seguite dai giornali, e alla sua figura si guardava spesso con simpatia, anche se raramente con adeguata capacità di comprensione». Ma c’è di più. Gli scritti apparsi in Italia, negli anni fra il 1920 e il 1945, che sono stati esaminati estesamente e con cura da Gianni Sofri, presentano nel loro insieme «un quadro complesso e contraddittorio, mai univoco»; tuttavia, sembra evidente il tentativo, più o meno generalizzato, di conformare l’immagine e il giudizio su Gandhi a una determinata ideologia, o al servizio di una finalità predeterminata. Così è avvenuto, con diversi atteggiamenti, a seconda del variare delle vicende storiche italiane e indiane, nella strumentalizzazione del regime fascista, per ragioni politiche e persino in una prospettiva di politica commerciale, in concorrenza con le esportazioni britanniche e giapponesi. E così è stato per il mondo cattolico, in genere sospettoso verso le concezioni religiose gandhiane e le aperte campagne di disobbedienza civile del Mahatma, che contravvenivano a un atteggiamento non conforme alla tradizione ecclesiastica cattolica più rigida (almeno di allora). Infine, così si è verificato per quanti hanno utilizzato la figura di Gandhi, in ragione di un «bisogno eurocentrico di assimilare a sé un diverso di cui si riconosce l’elevatezza morale e il carattere universale della dottrina. E, contemporaneamente, di negare che la luce possa sorgere, ancora una volta, dall’Oriente». Il caso del frequente ricorso al confronto con Mazzini, da parte degli scrittori italiani di quel periodo, costituisce una indicazione di questa tendenza. In conclusione, crediamo che si possa legittimamente condividere il giudizio di sintesi dell’Autore che abbiamo più volte citato: «In una specie di gioco di specchi, fascisti, afascisti e antifascisti rivendicavano a sé Gandhi come rivendicavano a sé Mazzini, in concorrenza, gli uni e gli altri, per entrambi». Infatti, persino le voci più informate e motivate da una sincera ammirazione per le idee e i metodi di opposizione non-violenta del Mahatma, come quelle di Aldo Capitini, di Giorgio Borsa e di pochi altri, furono ispirate dal desiderio di espropriare Gandhi da qualcuno per impossessarsene a loro volta, pur se con le migliori intenzioni. L’IsMEO non era stato partecipe di questa concorrenza all’appropriazione. Il suo Presidente, Giovanni Gentile, aveva scritto la Prefazione al volume Mahatma Gandhi. Autobiografia. Le pagine di Gentile erano scritte «con grande dignità» ed erano «caratterizzate da grande rispetto e ammirazione, concluse con un invito a cogliere nel libro quanto gli europei ‘hanno […] da apprendere dal Mahatma indiano’». E, ad attenta lettura, considerati certi particolari ivi contenuti, non è forse fuori luogo presumere che lo stesso Tucci, Vicepresidente dell’IsMEO, avesse fornito qualche spunto di riflessione e di giudizio all’illustre Autore, tanto più che, nello stesso anno 1931, egli aveva presentato al Ministro degli Esteri, Dino Grandi, una relazione su Gandhi e sui possibili sviluppi politici del Movimento nazionale indiano. In questo caso, tuttavia, malgrado la diversa opinione di Sofri, a noi pare che non si possa parlare di una duplice «strumentalizzazione»: la prima, dovuta al fatto stesso dell’intervento (più che non a una «scesa in campo») di Gentile, cui non doveva essere estranea «una presa di posizione del regime [fascista]»; la seconda, «più specifica», da imputare ad alcune «sottolineature» del pensiero di Gandhi, che meglio corrispondevano alle concezioni gentiliane, mentre si lasciavano indebitamente in ombra quegli aspetti che «mal si conciliavano con la sua idea dello Stato etico». A noi pare, infatti, che la prima fosse, semmai, una strumentalizzazione del regime e, comunque, per Giovanni Gentile, una buona occasione, intesa a sottolineare (nonostante il regime) le qualità del libro [di Gandhi], «edificante per chi ha animo disposto a intendere che cosa sia fermezza nel culto della verità, e cioè carattere, e spirito religioso, e forza di volere: materiali costruttivi indispensabili per ogni umanità, sotto qualunque cielo, in qualunque tempo, per qualunque programma di vita, con qualunque sistema politico.» Quanto alla seconda, ci sembra naturale che, nella valutazione di una attività umana, si possa individuare e apprezzare quanto appaia più vicino alla propria visione del mondo e della vita; ma questo avviene nell’incontro e nel dialogo tra libro e lettore, che si realizza per qualsiasi opera letteraria e artistica. L’IsMEO ha poi continuato, nei decenni successivi, a dedicare attenzione alla figura di Gandhi con articoli pubblicati sulla propria rivista in lingua inglese, East and West, fondata nel 1950. Ricordiamo: G. Tucci, ‘My Approach to Gandhi’ (IV, 3, 1953, pp. 147-150); A. Capitini, ‘A Plan for Non-Violence in Italy on the Lines of Gandhi’s Principles’ (IV, 3, 1953, p. 152); P. Daffinà, ‘Gandhi as Seen by Italians’ (V, 1, 1954, pp. 24-31). Vi sono poi vari scritti del suo Presidente Tucci, per lo più divulgativi, ma comunque molto utili ai fini dell’informazione dell’opinione pubblica in generale e talora della stessa comunità scientifica in Italia. Tra essi: ‘L’etica di Gandhi’, Minerva:rassegna internazionale, 66, 6, 1946, pp. 177-179; ‘Spiegato il mistero dei digiuni di Gandhi’, Il Momento Sera (Roma), 24 gennaio 1948; ‘L’Apostolo’, Il Giornale (Napoli), 31 gennaio 1948, p. 1; Contributo senza titolo in Gandhian Outlook and Techniques. Reports of the Proceedings of the Seminar […] held at New Delhi from the 15th to the 17th January 1953, New Delhi, Ministry of Education, Government of India, 1953, pp. 43-44, 94, 96-100, 257-258, 321-322.15 Si può, infine, ricordare anche il contributo di Mario Prayer, ‘Mahatma Gandhi’s Legacy to Independent India’, pubblicato in occasione del 50esimo anniversario dell’Indipendenza dell’India. Più recentemente, sono state tenute presso il rinato ISMEO due conferenze di commemorazione del Mahatma Gandhi: la prima, dovuta alla Dott.ssa Shobha Raghuram, ‘Remembering Mahatma Gandhi. The Search for Truth, Peace, Sustainable and Equal Existence’ (30 gennaio 2018), viene qui pubblicata nella sua traduzione italiana; la seconda, ad opera della Dott.ssa Shobhana Radhakrishna, ‘Transformational Leadership of Mahatma Gandhi and Its Relevance in the Contemporary World’ (8 marzo 2019). Consapevole del valore di questa eredità culturale, ISMEO – Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, sotto la guida del suo Presidente, il Prof. Adriano Rossi, non ha mancato di impegnare le proprie energie per continuarla ed accrescerla. Cinquant’anni dopo il Centenario, appunto nel 150esimo Anniversario della nascita di Gandhi, che ricorreva nel 2019, l’Istituzione ha aderito, con grande convinzione, al programma commemorativo disposto dal Governo dell’India e coordinato dall’Ambasciata dell’India a Roma, ‘150 Anni Celebrando il Mahatma’, ove lo zero del numero di anni è stato opportunamente rappresentato dal carkha¯ , la ruota del filatoio a mano, assurto a simbolo nella lotta per l’indipendenza economica e politica del Paese. [---] Il volume che qui si presenta si compone di sei saggi. Il primo, ‘Nel centenario della nascita di Gandhi’, ripropone il discorso tenuto dal Prof. Tucci in Campidoglio il 13 maggio 1969, il cui testo inedito venne pubblicato, nella sua forma originaria, in occasione del cinquantesimo Anniversario della morte del Mahatma, avvenuta il 30 gennaio 1948. Il secondo, ‘Ricordo del Mahatma Gandhi. Ricerca della verità, della pace, di un’esistenza sostenibile e uguale’, costituisce la traduzione italiana della ricordata Conferenza tenuta il 30 gennaio 2018 a Roma dalla Dott.ssa Shobha Raghuram, di Bengaluru (Karnataka), che fu invitata ad una commemorazione, a settant’anni di distanza da quell’evento, e in occasione del 70esimo Anniversario dell’Indipendenza dell’India. Il suo scritto pone in luce la validità degli insegnamenti gandhiani a livello mondiale, sia per quanto riguarda l’aspetto etico nella società globale del nuovo secolo, sia con riferimento ai problemi ambientali indotti dal cambiamento climatico, la cui minaccia per il futuro dell’umanità si rende sempre più preoccupante. Il terzo articolo, ‘Il Mahatma Gandhi nella recente pubblicistica italiana’, si deve a Mario Prayer. Esso presenta un ampio panorama sulla diffusione e l’interpretazione contemporanea del pensiero di Gandhi nel nostro Paese, aggiornando in tal modo e integrando lo scritto di Gianni Sofri che si è più volte citato. Il quarto saggio, ‘La lezione di Gandhi: il fascino dell’utopia al confronto con la storia’, scritto dal Curatore del volume, traccia un profilo della figura e dell’attività di questo grande Maestro. La sua lezione, che ad alcuno potrebbe sembrare utopistica, così come quella di Thomas More (1478-1535), mantiene intatto il suo valore per l’uomo di ogni tempo e di ogni luogo che sappia rinunciare all’affermazione senza limiti di se stesso e voglia vivere con dignità e coraggio, così come aveva ben visto Giovanni Gentile, alle cui note abbiamo sopra fatto cenno. Il quinto contributo, ‘Ricordo di Kasturba Gandhi nel 150esimo anniversario della nascita. Il compendio dell’emancipazione femminile’, si configura come un omaggio della Dott.ssa Shobhana Radhakrishna di New Delhi alla consorte di Gandhi, che, come moglie, madre e seguace del Movimento per l’Indipendenza, tanto peso ebbe nella vita e nella trasformazione dello sposo Mohandas Karamchand nel Mahatma. Il suo scritto è anche un atto di riconoscimento del ruolo assunto dalle donne indiane nel progresso economico e sociale dell’India. Infine, il sesto scritto, ‘Indianità e universalità nell’ispirazione religiosa di Gandhi’, anch’esso dovuto al Curatore del volume, esamina alcune fonti del pensiero del Mahatma: esse vanno ricercate nella specifica tradizione dell’India, ma corrispondono altresì a valori ed attese di altre culture, che costituiscono, nel loro insieme, «l’unità profonda e indivisibile della storia dello spirito umano». (tratto dalla prefazione di Fabio Scialpi)

INDICE

Prefazione di F. Scialpi

I Contributori

G. Tucci, Nel centenario della nascita di Gandhi

S. Raghuram, Ricordo del Mahatma Gandhi. Ricerca della verità, della pace, di un’esistenza sostenibile e uguale

M. Prayer, Il Mahatma Gandhi nella recente pubblicistica italiana

F. Scialpi, La lezione di Gandhi: il fascino dell’utopia al confronto con la storia

S. Radhakrishna, Ricordo di Kasturba Gandhi nel 150esimo Anniversario della Nascita. Il compendio dell’emancipazione femminile

F. Scialpi, Indianità e universalità nell’ispirazione religiosa di Gandhi

F.to 14x21, pp. 120, Brossura filo refe