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Carlo Bonucci Carteggi e materiali (1850-1870)

Copertina del libro
€ 38,00
Versione stampata

Nella riscoperta di figure storiche finora trascurate del panorama culturale italiano è necessario un approccio scevro da pregiudizi di sorta e distante da obiettivi aprioristicamente apologetici e rivalutanti. Riportare alla luce l’esperienza e il contributo di accademici e intellettuali dai vari interessi, operanti negli anni in cui si compie il processo di unificazione nazionale, è un’operazione che rivela il suo senso nel restituire tutte le tonalità di una stagione culturale complessa. Alla luce di questa premessa, il giudizio storiografico su tali personalità, che in alcuni casi, come nel presente, seppero spaziare anche in una prospettiva europea, può e deve dare i suoi frutti solo dopo attenta valutazione e approfondita analisi del contesto di riferimento. Il volume Carlo Bonucci. Carteggi e materiali (1850-1870) di Rossella Iovinella giunge alla sua maturazione dopo che sono state indagate le diverse “anime” che convissero nell’antichista napoletano: convinto funzionario borbonico e soprintendente agli scavi di Pompei ed Ercolano, Carlo Bonucci fu attivo socio dell’Instituto di corrispondenza archeologica di Roma, in stretto contatto con la dirigenza tedesca dello stesso, instancabile promotore della circolazione di travellers e foreigners nelle città vesuviane e nel Meridione tutto, membro dell’Institut Royal de France, ispettore generale degli scavi e delle antichità del Regno, tra i pionieri dell’interesse agli studi di preistoria in Italia. Della controversa figura di Carlo Bonucci la studiosa ha - forse prima di ogni altro aspetto - appurato e sottolineato le criticità, le molte ambiguità e i limiti, nella cronaca di vicende relative alla direzione degli scavi a Pompei, ai problematici quando non apertamente ostili rapporti con Francesco Maria Avellino, Eduard Gerhard, Pietro Bianchi, ai suoi eclatanti scontri con Giuseppe Fiorelli e il principe Sangiorgio Spinelli. Ne sono stati riconosciuti al contempo, attraverso la propensione a un naturale attivismo sempre riconfermato nella sua quarantennale carriera, l’intuito e la sensibilità verso tutti gli stimoli scientifici nuovi e i processi culturali in fieri, come pure rispetto all’emersione di coordinate storiografiche nuove, ma non per questo necessariamente alternative ai consueti filoni di studio classicisti. Il ventennio, a cui è riconducibile la documentazione epistolare inedita riportata nel presente volume, è cruciale per l’Italia come per l’Europa, sconvolta dal feroce conflitto che oppose Prussia e Francia, e lascia tracce profonde nelle parole, nelle riflessioni e negli atteggiamenti degli intellettuali dell’epoca. I carteggi analizzati, frutto di un lungo lavoro di ricerca archivistica e poi di assemblaggio e selezione dei materiali, si lasciano apprezzare per l’acribia dell’analisi filologica e testuale, oltre che per il loro sicuro valore documentario, misurabile in relazione agli elementi finora ignoti offerti alla ricostruzione della storia degli studi e dei rapporti di una comunità scientifica.[---] Il volume, infatti, contribuisce alla conoscenza del panorama culturale di un’epoca, osservata attraverso lo “spioncino” delle corrispondenze e nella confluenza di interessi classici, medievali e preistorici, in una prospettiva locale e internazionale, italiana ed europea. (Dalla premessa di Maria Luisa Chirico)

Indice

Presentazione di Anna Maria Cataldi Palombi
Carlo Bonucci nel panorama culturale italiano ed europeo
di Maria Luisa Chirico
Bonucci e la geologia di Capri
di Filippo Barattolo

Ringraziamenti
Introduzione

Nota al testo
Le fonti
Criteri di edizione
Criteri di trascrizione
Segni diacritici e apparato filologico
Per un profilo biografico di Carlo Bonucci

Il ritiro caprese

Gli incarichi e le collaborazioni
Le opere
Opere di Carlo Bonucci: abbreviazioni
Cenni biografici dei principali corrispondenti

I. Le corrispondenze di Carlo Bonucci in Francia e in Italia tra il 1850 e il 1870

Gli esordi della corrispondenza con il duca de Luynes
La pubblicazione di Carlo Bonucci sui monumenti sepolcrali di Canosa e altri progetti editoriali incompiuti
Dai Celti di Castellammare agli ossa gigantum di Capri: l’apertura alle scienze “antistoriche” La Scola cavajola
Gli esordi della corrispondenza con Giustiniano Nicolucci
Gigantum ossa et arma heroum: presenze augustee a Capri secondo Svetonio
La corrispondenza con Charles D’Albert de Luynes-Chevreuse e con la duchessa de Chevreuse
Esordi nella corrispondenza con Luigi Pigorini e sviluppi nella corrispondenza con Giustiniano Nicolucci
Le acquisizioni di Carlo Bonucci alla collezione preistorica di Giustiniano Nicolucci
Il Congresso preistorico di Bologna
Interessi numismatici e preistorici con Luigi Pigorini

II. I carteggi

Corrispondenza Carlo Bonucci - Honoré D’Albert de Luynes Corrispondenza Carlo
Bonucci - Giustiniano Nicolucci Corrispondenza Carlo Bonucci - Luigi Pigorini Corrispondenza Carlo Bonucci - Louis Hippolyte Lebas
Lettera di Alexandre Dumas padre a Carlo Bonucci

III. Capri, autunno 1867. Carte inedite di Carlo Bonucci del Centro Caprense Ignazio Cerio di Giancarlo Di Martino

Abbreviazioni bibliografiche
Indice delle lettere
Indice dei nomi

F.to 17x24, pp. 336, Brossura filo refe, Ill. B/N