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LA BOTTEGA DEL PITTORE DI HIMERA E LE ALTRE OFFICINE PROTOSICELIOTE
Stile, iconografia, contesti, cronologia - Fecit te 12

Copertina del libro
€ 80,00
Versione stampata

La revisione effettuata sulla ceramica a figure rosse protosiceliota e l’analisi sistematica del materiale proveniente dagli scavi sul pianoro di Himera offrono un’importante occasione per mettere in pratica un approccio che potremmo definire di tipo ‘integrato’, dove la tradizionale analisi stilistica si accompagna alle informazioni scaturite dallo studio attento delle iconografie, passando per un dettagliato esame della morfologia dei manufatti, fino ad arrivare all’analisi quantitativa e distributiva dell’intera produzione protosiceliota. Tali elementi, grazie ai quali l’autore tenta di offrire una visione globale di questa ‘fenomenologia artigianale’, permettono così di ridefinire alcune questioni legate alle origini delle prime produzioni siceliote a figure rosse, oggetto ormai da decenni di stimolanti e controversi dibattiti. In particolare, il caso della bottega del Pittore di Himera costituisce un banco di prova estremamente adeguato per analizzare anche il rapporto tra produzione, contesto e mercato da una prospettiva che potremmo definire piuttosto ‘eccezionale’ se si considera la provenienza dei numerosi esemplari figurati imeresi da un contesto abitativo, circostanza rara nei ritrovamenti di questa classe ceramica in Occidente.

INDICE

PRESENTAZIONI

Francesca Spatafora
Nunzio Allegro

PREFAZIONE
Diego Elia

PREMESSA

CAPITOLO I

STORIA DEGLI STUDI

I.1 XVIII secolo. Il sorgere di una nuova sensibilità archeologica
I.2 XIX secolo. Le prime teorie sulla nascita delle botteghe di ceramica a figure rosse in Occidente
I.3 XX secolo. Per un’analisi stilistica della ceramica a figure rosse
I.4 Dagli anni ‘90 a oggi: per una storia della critica e degli approcci metodologici

CAPITOLO II

LA NASCITA DELLA CERAMICA A FIGURE ROSSE IN SICILIA: QUADRO DISTRIBUTIVO E CONSIDERAZIONI GENERALI

II.1 Per un’analisi distributiva delle prime produzioni locali
II.2 Le officine protosiceliote nel quadro generale della nascita delle prime produzioni in Occidente: il ruolo di Atene e il “contributo occidentale”

CAPITOLO III

LE BOTTEGHE PROTOSICELIOTE

III.1 La bottega del Pittore della Scacchiera: elementi atticizzanti ed eterogeneità interna
III.2 La bottega del Pittore di Santapaola: una proposta di articolazione interna dell’officina
III.3 La bottega del Pittore di Locri, tra Sicilia e Calabria meridionale
III.4 La bottega del Pittore di Siracusa 24000: contributo alla definizione di una tradizione produttiva indipendente

CAPITOLO IV

IL PITTORE DI HIMERA E LA SUA BOTTEGA

IV.1 Stato dell’arte, contesto storico-archeologico e prodotti da collezioni pubbliche e private
IV.2 Aspetti tecnologici
IV.3 Decorazione accessoria
IV.4 Scene figurate: analisi degli elementi formali e disegnativi
IV.5 Per una proposta di articolazione interna della bottega
IV.6 Gli stilemi della bottega
IV.7 La bottega del Pittore di Himera e i contatti con l’officina del Pittore di Santapaola: un’ipotesi di lavoro

CAPITOLO V

ASPETTI DI ICONOGRAFIA SUI VASI DELLA BOTTEGA DEL PITTORE DI HIMERA

V.1 Eros e ritualità nuziale
V.2 Orfeo e il valore della musica negli spazi del rito
V.3 Dionisismo e universo femminile nella Sicilia del V secolo a.C.
V.4 Eracle a Himera
V.5 Una ‘casa sacra’ a Himera: il ruolo della fratria nelle pratiche rituali di legittimazione civica
V.6 Marsia e Olimpo

CAPITOLO VI

ANALISI MORFOLOGICA
ALCUNE CONSIDERAZIONI SUI PRODOTTI DELLA BOTTEGA DEL PITTORE DI HIMERA E SULLE ALTRE OFFICINE PROTOSICELIOTE

VI.1 Crateri a figure rosse: tra tradizione attica, esperienze protoitaliote e peculiarità siceliote
VI.1.1 Crateri a calice
VI.1.2 Crateri a campana
VI.2 Skyphoi
VI.3 Lebetes gamikoi
VI.4 Coperchio di lekane

CAPITOLO VII

CONTESTI E PROVENIENZA

VII.1 Himera: la ceramica a figure rosse dall’abitato sul pianoro
VII.2 I contesti di rinvenimento dei vasi della bottega del Pittore di Himera
VII.3 I contesti di rinvenimento delle altre ceramiche a figure rosse di produzione attica e occidentale rinvenute sul pianoro di Himera
VII.3.1 La bottega del Pittore di Santapaola
VII.3.2 La bottega del Pittore della Scacchiera
VII.3.3 Le botteghe protolucane
VII.3.4 Le botteghe protoapule
VII.3.5 Le produzioni attiche

NOTE CONCLUSIVE

CATALOGO DEI VASI PROTOSICELIOTI (nn. 1-110)
CATALOGO (FRAMMENTI PROVENIENTI DA HIMERA)
MANUFATTI ESPUNTI DALLA BOTTEGA DEL PITTORE DI HIMERA E PROVENIENTI DA ALTRI CONTESTI
BIBLIOGRAFIA
INDICE DELLE FIGURE
TAVOLE (tavv. I-XIX)
RINGRAZIAMENTI

L'AUTORE: Marco Serino è dottore di ricerca in Archeologia Classica – e attualmente Assegnista – presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino, dove collabora da anni a varie attività di ricerca dirette dal prof. Diego Elia e dalla prof.ssa Valeria Meirano. A partire dal 2008 è infatti responsabile di saggio all’interno delle missioni archeologiche di Costigliole Saluzzo (CN) e di Locri Epizefiri (RC) e, dal 2016, fa parte del gruppo di ricerca impe-gnato nelle indagini all’interno della domus della Caccia Antica, a Pompei (NA). Tra i suoi attuali principali interessi di studio vi è la ceramica acroma e da fuoco, sia greca che romana, proveniente soprattutto da contesti sacri, e grazie ai quali ha ottenuto Fellowship internazionali finanziate dalla Fondazione Onassis e dalla Fondazione IKY (Atene, Grecia) nell’ambito di Post-Doc svolti con l’Università della Tessaglia (Volos, Grecia). Da anni si occupa di ceramica a figure rosse di produzione occidentale, ambito di ricerca che lo ha portato a consultare l’importante archivio del prof. Trendall, a Melbourne (LaTrobe Trendall Fellowship 2014), e che attualmente lo vede coinvolto in un progetto con l’Università di Oxford. Le sue ricerche – presentate in diversi convegni nazionali ed internazionali – sono spesso declinate secondo molteplici approcci metodologici: dagli aspetti stilistici a quelli iconografici, dall’analisi morfologica a quella più stret-tamente contestuale, fino a toccare le impor-tanti implicazioni semantiche e funzionali che questi oggetti potevano assumere negli spazi del rito, come nel caso imerese.

F.to 21x29,7, pp. 376, Ill. a colori