Ripensiamo la filosofia Cosa non è e cosa dovrebbe essere la Filosofia
- Anno: 2018
- Autore/i: Vincenzo Nuzzo
- Catalogo: Victrix
- Argomento: Storia delle religioni
- ISBN: 978-88-31966-04-7
- ISSN:
L’autore intende proporre una decisa ri-definizione della filosofia che ponga rimedio alla profonda degenerazione in cui essa oggi versa nel contesto della sua prassi accademica. Ciò allo scopo di riportare la disciplina alle antiche nobiltà e forma che sono insite nella sua stessa denominazione. Ormai però tale denominazione designa una prassi la cui primaria aspirazione è quella di mantenersi appena nel circolo ristretto di un’attualità presente (totalmente indipendente dal passato), che è dominata dal solo valore della «scientificità» rigorosa in senso prevalentemente empiristico (la cosiddetta «ricerca»). Oltre a ciò essa tende ad offrirsi anche come strumento per un radicale de-costruzionismo sovversivo ed iconoclastico della Cultura. A causa di tale impostazione la filosofia si è quindi nel complesso distaccata dalla «storia» (come tradizione filosofica e culturale), dal sapere umanistico e dalla cultura ad esso connessa, ed infine dalla trattazione dei grandi temi che da sempre hanno avvinto l’interesse dell’uomo pensante. Essa ambisce ormai invece ad essere appena una paradigmatica sofisticata «tecnica del pensare». Inoltre, per tutti questi motivi, è diventata ormai abissale la distanza della disciplina da quell’ancora più radicale «tradizione» (la Scienza Sacra sovrumana e sovrannaturale), con la quale anticamente (specie in Platone, e fino al Medioevo e perfino allo stesso Rinascimento) essa era restata in costante contatto.
Inoltre l’attuale aberrante definizione di filosofia viene anche dogmaticamente imposta dall’Accademia come un vero e proprio indiscutibile canone, sul cui metro tutto viene inflessibilmente misurato. Nella sua proposta di una ri-definizione della filosofia (per mezzo di un severo giudizio di valore sul suo stato attuale e sull’iter classico dei relativi studi accademici), l’autore non intende quindi affatto attaccare né la disciplina in sé né la stessa Istituzione accademica che la rappresenta. Attraverso la messa in discussione del canone, egli intende invece unicamente contribuire a salvare la filosofia dal suicidio al quale essa sembra essersi votata, ed a riportarla così alla sua autentica nobiltà, dignità ed anche utilità pratica. Proprio a questo scopo egli propone una ri-definizione che porti la filosofia ad intendere sé stessa come una disciplina nuovamente dedita alla contemplazione inesausta delle inamovibili ed eterne Verità sovrasensibili e divine.
Vincenzo Nuzzo. Nato nel 1955. Studi liceali classici e laurea in Medicina nel 1979. Pediatra, omeopata, e psicoterapeuta. Dottore in Filosofia (presso la FLUL di Lisbona). Giornalista-pubblicista, è regolare collaboratore delle riviste Il Cerchio, diretta dal dr. Giulio Rolando, e succedeoggi.it, diretta da Nicola Fano. Cultore di studi di simbologia esoterica, metafisica religiosa e sapienziale, filosofia religiosa, politica e morale. Tra i molti suoi libri e articoli (in parte pubblicati, in parte raccolti e presentati nel blog http://cieloeterra.wordpress.com), ha pubblicato in particolare le seguenti opere: – Le acque del cielo, Marotta Napoli 1995; Elogio della monarchia imperiale, Controcorrente Napoli 2010; La mia Edith. Storia di un purissimo amore, Loffredo Napoli 2012; Heidegger. Il moderno pensiero della distruzione, Victrix, Forlì 2015; “’Decreazione’ in Simone Weil e esperienza apofatica in Edith Stein. L’esperienza di un Dio presente e ‘impotente’”, Prospettiva Persona, 92, 2015, 33-38; Nietzsche, il grande nemico della Tradizione, Victrix, Forlì 2016; Lo spirito della funzione fisiologica. L’anima in Edith Stein e Platone, Loghìa, Napoli 2016; “Edith Stein ed i filosofi del suo tempo, Weil e Nietzsche”, Dialeghestai, 30 Luglio 2016; “Edith Stein: vivere a partire dall’anima, Prospettiva Persona, 95-96, 2016, 92-95; “Il pensiero di Edith Stein sullo sfondo del pensiero di Meister Eckhart. Ovvero il neoplatonismo steiniano”, Dialeghestai, 30 Dicembre 2016; Il Platone proibito e l’Idea come la più reale delle cose, Aracne, Roma 2017; Sophia. La Sapienza divina, la Donna, l’Anima e il Corpo, Victrix, Forlì 2017; “Edith Stein e l’ebraismo religioso”, Philosophica, 51, 2018, 81-95; “La filosofia religiosa di Gerda Walther e di Edith Stein”, Prospettiva Persona, 103, 2018, 49-52; L’idealismo realista del pensiero di Edith Stein ed i suoi presupposti platonici, Tesi di Dottorato in Filosofia, FLUL Lisbona (in via di pubblicazione, 2018).
F.to 17×24, pp. 296, Brossura