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Rovesci del diritto - Drappo verde 11

Il Giorno del giudizio di Salvatore Satta tra diritto, psicoanalisi e antropologia

Copertina del libro
€ 22,00
Versione stampata

Il giorno del giudizio, capolavoro postumo del grande giurista e scrittore Salvatore Satta, è da tempo riconosciuto dalla critica internazionale più qualificata (tra gli altri Giorgio Petrocchi e George Steiner) come una delle opere più significative della letteratura italiana secondo-novecentesca. Il saggio ne indaga i molti e complessi nodi tematici, biografici e concettuali, alcuni dei quali mai emersi prima, muovendosi tra critica letteraria, storia e teoria del diritto, psicoanalisi e antropologia. È a partire da una piccola smagliatura nella lingua giuridica di Satta, sempre alta e limpida, che la trama del romanzo gradualmente si dipana sotto la lente analitica, rivelando le intricate dinamiche relazionali della famiglia Sanna Carroni e della Nuoro sattiana, con insospettati intrecci tra la rievocazione autobiografica e le teorie giuridiche dell’autore. Luca Stefanelli giunge così ad avanzare alcune ipotesi sulla genesi e sulla struttura del romanzo, e a proporre un’articolata interpretazione del fondamentale concetto di “giudizio”: che in Satta non è solo un concetto, ma anche una poetica e una visione del mondo.

Autore: Luca Stefanelli è ricercatore presso l’Università di Pavia. I suoi interessi scientifici concernono principalmente la poesia italiana di secondo Novecento e in particolare l’opera di Andrea Zanzotto, cui ha dedicato due monografie (Attraverso la Beltà di Andrea Zanzotto. Macrotesto, intertestualità, ragioni genetiche, Pisa, ETS, 2011; Il divenire di una poetica. Il Logos veniente di Andrea Zanzotto dalla Beltà a Conglomerati, Milano-Udine, Mimesis, 2015).

F.to cm 14x21; 204 pp.