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EREDITÀ STORICA E DEMOCRAZIA

In cerca di una politica per i beni culturali

Copertina del libro
€ 18,00
Versione stampata

Il libro prende le mosse da una critica delle misure adottate dal governo Renzi e dal Ministro dei Beni Culturali Franceschini (2014-2016) per il riassetto delle strutture di salvaguardia del patrimonio storico e ambientale. L’istituzione di Soprintendenze uniche interdisciplinari è positiva, ma l’efficacia del provvedimento è contraddetta dalle modalità della sua applicazione e dal distacco di musei e parchi dal contesto territoriale; le misure della legge-delega Madia (2015) appaiono poi suscettibili di restringere fortemente l’operatività degli uffici di tutela. Sottesa alle nuove norme legislative è una visione culturale che, esaltando genericamente la “valorizzazione”, tende in realtà a sminuire il valore d’uso dei beni (sul piano dell’incremento della conoscenza storica e dello spirito critico) a favore del loro valore di scambio, inteso come mera monetizzazione. Le conclusioni sono volutamente problematiche: bisogna porsi di nuovo “in cerca di una politica” capace di cogliere la valenza dell’eredità storica italiana come grande questione nazionale. Si parla poi delle possibili vie d’uscita dallo stato di crisi in cui si trovano le Soprintendenze e il Ministero: completare la catalogazione secondo standard unitari sul piano generale, favorire la libera e gratuita riproduzione delle immagini e dei documenti scientifici e amministrativi, porsi in modo organico il problema degli addetti al lavoro culturale in quanto liberi professionisti (un numero ormai ragguardevole di operatori, soprattutto giovani, il cui rapporto con le istituzioni pubbliche è tuttora allo stato fluido). Infine, l’Appendice è dedicata ad un problema specifico riguardante Roma: come si ponga oggi, dopo le battaglie degli anni ’80 e dopo una lunga fase di latenza del dibattito, il grande tema archeologico e urbanistico del riassetto dell’area dei Fori imperiali.

INDICE

PREMESSA

CAPITOLO PRIMO
Il patrimonio culturale e ambientale e le politiche del governo Renzi

- Le nuove Soprintendenze uniche territoriali
- La legge Madia e la tutela del patrimonio
- Le riforme Franceschini e il sistema museale
- Prime provvisorie conclusioni

CAPITOLO SECONDO
Soprintendenze, archivi, basi di dati e democrazia della ricerca

CAPITOLO TERZO
Valore d’uso e valore di scambio nei beni culturali

- Premessa: tutela e valorizzazione
- Il termine “valorizzazione”. Valore d’uso e valore di scambio nei beni culturali
- Pubblico e privato
- Altre provvisorie conclusioni

CAPITOLO QUARTO
Professione archeologo, oggi

CAPITOLO QUINTO
In cerca di una politica

APPENDICE
La questione dei Fori imperiali nel 2017

Abbreviazioni bibliografiche

L'AUTORE

Carlo Pavolini è stato funzionario archeologo delle Soprintendenze di Ostia (1976-1982) e di Roma (1982-1999) e professore di Archeologia Classica presso l’Università della Tuscia (1999-2014). Ha partecipato a scavi a Ostia, Tipasa (Algeria), Cartagine, Settefinestre. Per la Soprintendenza di Roma ha diretto indagini archeologiche e restauri nella zona del Celio (Piazza Celimontana, Ospedale Militare, S. Stefano Rotondo, S. Clemente, Clivo di Scauro) e nel II Municipio (S. Agnese fuori le Mura); per l’Università della Tuscia si è occupato di ricerche archeologiche a Ferento e a Columna (Civitavecchia). È autore o curatore di circa 120 pubblicazioni scientifiche, concernenti fra l’altro – oltre ai lavori di divulgazione scientifica, incentrati su Ostia, e ai rapporti di scavo – le produzioni e i commerci della ceramica in età romana e le trasformazioni urbane fra la piena età imperiale e la tarda antichità.

F.to 14x21, pp. 328, Brossura filo refe