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• Anno: 2015
• Autore/i: Lorenzo Arruga e Franca Cella (a cura di)
• Catalogo: Allemandi
• Argomento: Arte
• ISBN: 978-88-422-2185-2
• ISSN:

€ 50,00

Versione stampata

L’opera di uno dei massimi creatori teatrali dell’ultimo secolo, inesauribile, geniale scenografo e regista di oltre 500 spettacoli di teatro e di lirica in tutto il mondo. uno straordinario repertorio di creazioni sottratte all’oblio dell’effimero teatrale. Questo libro comincia dove finisce il volume Pier Luigi Pizzi inventore di teatro. a che punto l’abbiamo lasciato? Chi può dirlo? la sua strada è sempre stata segnata da crocicchi: strade che c’erano e strade che ha aperto lui. Come si può sintetizzare il tipo di lavoro e d’arte di Pier luigi Pizzi regista, scenografo e costumista? troppi interessi, troppe svolte, e quella curiosa ambivalenza di razionalità ed eleganza riconoscibili e di imprevedibilità che caratterizza tutto il suo cammino... e in questo ultimo periodo, l’ambivalenza si moltiplica, le sue interpretazioni sembrano insieme il compimento d’una sua ricerca e maturazione e la proposta ardita di una lettura diversa e arricchita dal tempo nella storia.

Lorenzo Arruga, critico musicale del «Giorno», poi del «Giornale» dal 1968 e di «Panorama» dal 1984, autore di saggistica e narrativa, pièces teatrali, traduzioni e regie d’opera e cicli radiofonici e televisivi, ha scritto libretti per opere di Rendine, Berio e Cadario. Ha fondato e diretto per sedici anni la rivista culturale «Musica Viva».

Franca Cella ha collaborato come critico musicale con quotidiani (con «Il Corriere della sera» per dodici anni) e riviste («Musica Viva», «Opéra International» e attualmente «Amadeus»). Ha pubblicato saggi sul rapporto fra libretto d’opera ottocentesco, narrativa e teatro di prosa in Europa; collabora con l’Istituto Nazionale di studi Verdiani per l’Epistolario Verdi-Ricordi. Ha scritto programmi di sala e ha condotto trasmissioni radiofoniche («Una stagione alla scala» per Radio3).

F.to 24 x 33,5, Cartonato con sovraccoperta, pp. 332