Sirene - Monstra 2
- Anno: 2015
- Autore/i: Helga Di Giuseppe, Felice Senatore, Illustrazioni di Martina Vanda
- Catalogo: Scienze e Lettere
- Argomento: Mitologia
- Collana: Monstra
- ISBN: 978-88-6687-074-6
- ISSN:
-- Collana Monstra (per bambini 6-12 anni...ma non nuoce agli adulti)--
La collana Monstra è dedicata agli ibridi della mitologia antica, esseri inesistenti in natura, in parte uomini, in parte animali e in parte qualcosa d’altro. Sono i vulnerati della mitologia, che per loro disgrazia hanno incontrato gli dèi dell’Olimpo e ne sono rimasti menomati. Aracne, Medusa, Sirene, Tifone, Acheloo, Scilla e molti molti altri si presenteranno al giovane lettore e racconteranno in prima persona la loro vicenda con ironia, divertimento e desiderio di riscatto, facendo conoscere le proprie competenze e abilità e con continue incursioni verso altri miti che aiuteranno a creare collegamenti con scenari meglio noti. Questi simpatici ‘vulnerati’ sottoporranno a giudizio i comportamenti e le decisioni degli dèi ‘maggiori’ che con la loro protervia, invidia e irrazionalità hanno determinato per sempre e negativamente le loro esistenze. Ogni monstrum avrà due piani di lettura. Da una parte farà conoscere se stesso, dall’altra tratterà un tema legato alle sue peculiarità: es. Acheloo e il controllo delle acque da parte dell’uomo, Aracne e la produzione tessile, Sibilla e la nostalgia per la madre patria, Scilla e gli amori difficili ecc. Le scenografia e che accompagnano i testi sono rielaborazioni grafiche di immagini antiche (tratte da vasi, pitture, sculture e mosaici) o invenzioni che hanno però alla base il racconto filologico, per cui il lettore avrà sempre la garanzia della correttezza dell’informazione e sarà accompagnato con divertimento su un cammino di fantasia e conoscenza. Buona lettura!
IL VOLUME
Introduzione
Le Sirene nella mitologia classica appartengono alla categoria degli ibridi, per metà animali e per metà esseri umani: degli uccelli avevano zampe e lunghe ali, delle donne il volto incorniciato da lunghi capelli e il busto e le braccia, con cui reggevano strumenti musicali. Solo a partire dall’epoca alto-medievale (VII-VIII sec. d.C.) vengono trasformate in quegli esseri marini per metà donne e per metà pesce che ben conosciamo.
Molto rappresentate fin dall’età arcaica nella pittura vascolare, sono protagoniste di un noto episodio del XII libro dell’Odissea, ma Omero non le descrive. Sono inquietanti presenze anche nella saga degli Argonauti, dove si confrontano con l’abilità del musico Orfeo, e in numerose altre opere della letteratura antica, come le Metamorfosi di Ovidio. Non è chiaro quale fosse la loro origine e la loro prima sede, ma certamente uno dei luoghi in cui fu individuata la loro dimora in Occidente è la Penisola Sorrentina. Le Sirene, che in Omero erano due, divennero tre, perché tre erano le isole chiamate Seirenoussai (odierni Li Galli), e il loro mito si evolse e si estese ad altre località del Mar Tirreno comprese tra il golfo di Napoli e la Calabria, località che, secondo la tradizione, accolsero i loro corpi trasportati dalle onde dopo il suicidio. Gli abitanti edificarono sepolcri e istituirono il culto della Sirena morta che li aveva raggiunti: Partenope, nel territorio che poi sarà Napoli, Leucosia a Poseidonia/Paestum e Ligeia a Terina, in Calabria.
La mitografia estremamente complessa che le riguarda ha tra le poche certezze il fatto che il dio-fiume Acheloo, a cui abbiamo dedicato il primo numero della collana Monstra, fosse loro padre. Loro madre era forse Gea (la dèa Terra), forse una delle Muse (Tersicore, Melpomene o Calliope) e per questo anche le Sirene erano versatili nelle arti del canto e della musica. Infatti, loro peculiarità era quella di sedurre con la forza della voce e della musica. In particolare, vengono raffigurate mentre suonano strumenti a corda, a fiato e a percussione, come la lira, la cetra, il doppio flauto, il tamburello e le nacchere. L’oggetto del loro canto, per quello che ci dice Omero, è la promessa di conoscenza, ma incantano anche con la lode delle imprese compiute dagli eroi naviganti, come Ulisse, che le incontrano durante il loro viaggio e ne restano perdutamente e rovinosamente ammaliati, fino a dimenticare tutto, la famiglia, la patria e persino se stessi.
In questo racconto, è la sirena Partenope a presentarsi al giovane lettore nella veste di fanciulla birichina, dal bel canto, portatrice di tremendi guai per chiunque la incontri ….salvo che per uno che scoprirete. (Helga Di Giuseppe e Felice Senatore)
“Napule è mille paure, Napule è mille culure, Napule è a voce de' criature…”
Ti chiedi come mai una gallina spennacchiata canti in napoletano? Me è semplice, perché sono napoletana!!! No, non di nascita, “di fondazione”!!! Che vuol dire? Vuol dire che questa città piena di bellezza e passione L’AGGIO FUNDATA IOOOoooooooooooo: l’ho fondata io…vieni a scoprire come e perché…
GLI AUTORI
Helga Di Giuseppe è archeologa, esperta di cultura materiale di periodo repubblicano, imperiale e tardo-antico. I suoi interessi scientifici spaziano dall’archeologia della produzione ceramica e tessile, all’archeologia del sacro, alla storia dell’insediamento urbano e territoriale, nonché all’economia delle ville romane. Da anni, fortunatamente approdata nella ‘Terra delle Sirene’, ne segue le appassionanti e ‘incantevoli’ vicende e, presa dal «rovinoso incanto» che l’accomuna a Felice Senatore, è qui per restituire ancora una volta con fantasia e conoscenza.
Felice Senatore, storico, è direttore della rivista Oebalus. Studi sulla Campania nell’Antichità. Si è occupato della storia e delle istituzioni delle popolazioni dell’Italia antica all’epoca della Roma repubblicana, ma da sempre il «rovinoso incanto» del Golfo di Napoli, da Pithekoussai a Capri, passando per Pompei e la Valle del Sarno, lo tiene prigioniero con i suoi miti e le sue storie.
L'ILLUSTRATRICE
Martina Vanda (Roma 1978) è autrice e illustratrice di picture books, designer e ceramista.
I suoi libri illustrati sono pubblicati in Italia e all’estero da Lirabelle éditions (Francia), Fineo editorial (Spagna/Messico), Orietal Babies & Kids Co. (Cina), Tajamar (Chile); sono inoltre tradotti e distribuiti in vari paesi d’Europa e America. Dal 2012 dirige le autoproduzioni TunnellingP. Sirene è il primo libro illustrato che realizza per Scienze e Lettere. Suoi clienti sono anche Feltrinelli editore, Il Nuovo Rinascimento e La Vanguardia. Martina ha all’attivo premi e riconoscimenti internazionali tra cui la selezione alla Mostra Illustratori di Bologna (2012 e 2015), alla Biennale di Bratislava (2012), CJBook Award Korea (2010), Premio Qwerty (2010). Il suo libro illustrato “¡Estela Grita muy fuerte!” ha venduto oltre 100mila copie. Realizza esposizioni con illustrazioni e ceramiche d’autore in Italia e all’estero.
F.to 21x18, Copertina cartonata, Ill. a colori, pp. 52
RASSEGNA STAMPA
BOSTONIAN LIBRARY
CONVENZIONALI
LANKELOT
CONVENZIONALI - INTERVISTA A HELGA DI GIUSEPPE
CONVENZIONALI - INTERVISTA A MARTINA VANDA
LA VOCE DI VENEZIA
IL RECENSORE
ECAMPANIA
LIBERI DI SCRIVERE
FANTASY MAGAZINE
CRONACHE DI UN SOLE LONTANO
INTERVISTA A LETTERATITUDINE NEWS
LA ZONA MORTA
INTERVISTA A LIBERI DI SCRIVERE
CITTA' NUOVA
TERRITORI DELLA CULTURA DI Eliana Ferraioli