Verdi e il Risorgimento dalle lettere dell'Accademia dei Lincei
- Anno: 2011
- Autore/i: Aa. Vv.
- Catalogo: Distribuiti
- Argomento: Musica
- ISBN:
- ISSN:
In 8°, brossura, 82 pp., ill.ni a colori
l Verdi risorgimentale affiora dalle lettere: complesso, problematico,
interrogativo. Possente nel patriottismo senza
cedimenti, nella rabbia contro gli oppressori, nell’anelito
all’autonomia del Paese. Ma anche mutevole e sofferto, come
uno specchio della contraddittoria parabola del Risorgimento.
La sua corrispondenza sa restituirci in pieno il clima di difficoltà
e conflitti che segnò il passaggio verso l’unificazione: sono scritti
pieni di alti e bassi, di furie, di sdegni, di modi di ritrarsi e d’inveire.
Viva Garibaldi, grida un Verdi esclamativo e vibrante. Abbasso i
barbari invasori. Viva la musica delle baionette. Poi però si strazia
e s’indispone. Intollerabili i bagni di sangue. Tremendo il disincanto
del ’49. Viva la Repubblica. No, viva i Savoia. Giusto partecipare
direttamente alla politica: il Verdi più maturo fa il suo ingresso
in parlamento. Ma che disagio e che tormento essere deputato,
si lamenta con gli amici. La politica è per lui una tempesta, un rovello,
un perenne altalenare, dove ideali e riflessioni s’intrecciano
con considerazioni artistiche e appunti sulla fattura delle opere.