INTORNO AI CAMPI FLEGREI. Memorie dell’acqua e della terra
- Anno: 2011
- Autore/i: a cura di Rossana Valenti
- Catalogo: Grimaldi
- Argomento: Storia napoletana
- ISBN: 978-88-89879-71-9
- ISSN:
Volume (cm.17,5x24,5) di oltre 200 pagine con 22
tavole e alcune figure nel testo, tratte da antiche stampe.
Edizione su carta pesante in elegante astuccio rigido.
Queste parole di Plinio il Vecchio: Ormai neppure i ricchi, da nessuna
parte, bevono vini genuini. L’onestà del commercio è a tal punto precipitata
che si vendono solo le denominazioni delle cantine di produzione,
mentre le vendemmie vengono prontamente adulterate fin da quando
sono nel tino. Di conseguenza, per Ercole, è strano a dirsi, ma il prodotto
più genuino è ormai quello meno rinomato, scritte nel I secolo d.
C., mostrano la consapevolezza che gli antichi avevano della complessità
dei rapporti intercorrenti tra natura, artificio e cibo.
Sul filo dei racconti che ci sono pervenuti dal mondo antico, indispensabili
strumenti di comprensione di questi temi, si snoda un percorso
che riguarda l’intensa esperienza umana sedimentata, e tuttora
vitale, nel territorio dei Campi Flegrei.
I contributi raccolti nel volume mettono a fuoco il rapporto che
lega alcuni prodotti agricoli e alcune pratiche commerciali a quella
terra e alle persone che hanno scelto quel luogo per lavorarvi,
raccogliendo e interpretando informazioni che interagiscono profondamente
con la geografia dei luoghi e con le storie che li hanno
attraversati. Nella prima sezione, vengono analizzate le testimonianze
più significative che riguardano il tema dell’acqua, insieme
ai saperi, alle tecniche e alle estetiche connesse all’acqua, in riferimento
sia al termalismo sia alla pesca e all’allevamento dei mitili,
fonti primarie di ricchezza per lunghi secoli, attività significative
anche nell’età contemporanea. Nella seconda sezione, l’interesse è
stato rivolto verso la terra e alcuni prodotti agricoli – il vino, le
castagne, gli agrumi, i legumi, le essenze – mostrandone la straordinaria
antichità, il radicamento in quel luogo e in quella
popolazione, l’importante e documentata continuità di pratiche
e conoscenze.
Ne emerge un affascinante, spesso divertente, racconto dei legami
che intercorrono tra un antico e bellissimo territorio e i modelli
produttivi che in esso si sono radicati, in un intricato e suggestivo
sistema di apporti e di rapporti, che ha molto da dire, in maniera
arguta e mai pedante, all’uomo contemporaneo.