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Taccuino poetico

(Collana Extra)

Copertina del libro
€ 12,00
Versione stampata

Tascabili, pp. 165, brossura
Friedrich Nietzsche, nel frammento 173 de La gaia scienza (1882), distingue fra l’essere profondi e il sembrare profondi: chi “vorrebbe sembrare profondo, si sforza di essere oscuro”; chi invece “si sa profondo, si sforza di essere chiaro”. Natale Sciara è da sempre interessato alla massima chiarificazione della dinamica creativa. È un cultore della semplicità: che vuol dire limpidezza, non semplificazione. Gioia delle piccole cose, riflesso di luce originaria, trasparenza attraverso cui affiora la profondità, anche importante, anche vertiginosa, dei contenuti che appartengono al suo sguardo, cioè al suo mondo, di uomo, di artista,di operatore socioculturale. Una voce che vuol essere accessibile, unanime, comunitaria. Si definisce lui stesso portavoce di una normalità che ha la forza e il coraggio di dichiarare: “Non droga, non alcool, non fumo, cibo/ e sesso quanto basta, in ogni cosa/ moderato; tre caffè al giorno/ sono il mio cruccio./ Una vita tranquilla fatta di famiglia,/ lavoro, libri, avventure della mente/e qualche viaggio” (Poeta della normalità). In questo Taccuino Poetico sono raccolte due opere: la silloge poetica Certi di niente, tesa allo scavo dell’umana condizione nei suoi fondamenti esistenziali, verso l’essenza; e il variegato insieme di prose dal titolo Alla deriva di un sogno, dove Sciara ha modo di rivelare più distesamente i suoi interessi di indagatore delle problematiche del nostro tempo, passeggiatore solitario alla ricerca di epifanie, diarista di viaggi e luoghi, ma anche appassionato cultore di arti figurative, in ambito locale e nazionale. Emerge il ritratto di un poeta organico alla realtà delle cose, per il quale la cultura sembra non avere senso se non legata alla vita e alla socialità concreta dei rapporti umani.