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Mario Luzi. La poesia in teatro

Saggio critico

Copertina del libro
€ 15,00
Versione stampata

F.to 17x24, 172 pp.
Abstract:
Per la prima volta i testi teatrali del poeta Mario Luzi vengono esaminati nella loro interezza dal primo, che è Pietra Oscura (1946), all’ultimo, Il fiore del dolore (2003). Quasi mezzo secolo di drammaturgia inserita nella contemporanea ‘produzione’ poetica e saggistica di Luzi. Dante e Pontormo, Ipazia e Benjamin Costant, Santa Rosalia e Don Puglisi, sono, a titolo esemplare, i personaggi che si ‘accarnano’ nel suo teatro. Oltre all’intero corpus teatrale viene dedicata la giusta attenzione anche alla saggistica e alla poesia, non tralasciando i temi etici e civili che emergono dalle ultime ‘conversazioni’ luziane. Il poeta rappresenta una delle figure poetiche e culturali maggiori del ventesimo secolo: le ripetute candidature al premio Nobel e la nomina a Senatore a vita sono testimonianza della forza e dell’universalità del sua poetare. Spettacoli teatrali e recital affiorano tra la cronaca e il ricordo partecipe dell’autore che è stato diretto testimone negli anni che hanno preceduto la scomparsa del poeta. Un saggio intenso e agile sia per chi voglia conoscere la figura del poeta, sia per chi ne voglia approfondire gli aspetti meno noti.
Autore:
Emiliano Ventura è nato a Roma (1973) dove ha studiato, si è laureato prima in Lettere (2001) e poi in Filosofia (2005), ha conseguito un Master in Comunicazione (2007). È stato autore dei testi per lo spettacolo teatrale pastell i del 2001 a Roma, culmine del lavoro di ricerca sulle potenzialità drammatiche di testi letterari e poetici; un lavoro che ha visto sinergie tra l’Università di Tor Vergata, seminari di poesia e laboratori teatrali. Suoi saggi e racconti sono stati pubblicati da diverse riviste, periodici e quotidiani (e polis, incontri, liber o pensier o). Ha collaborato come adattatore e redattore di testi scientifici con il Ministero della Salute per diversi progetti di comunicazione. È autore del saggio di filosofia Giordano Bruno. La divina eresia, Bardi (2009).