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La scienza, la tecnologia e la politica nella seconda metà del '900 - Vol. 241

Copertina del libro
€ 40,00
Versione stampata

In 8°, brossura, 122 pp., ill. b/n
Telegramma del Presidente della Repubblica
«Il Convegno che l’Accademia dei Lincei ha voluto promuovere per ricordare Umberto Colombo, già nel titolo: “La scienza, la tecnologia e la politica nella seconda metà del ’900”, traccia una sintesi efficace dell’ampiezza e della complessità dei campi d’intervento cui questo eminente protagonista della vita italiana ha dedicato le Sue migliori risorse intellettuali e il Suo appassionato impegno civile. Nell’intensa attività di ricercatore, di responsabile di grandi aziende, di uomo di governo e di autorevole rappresentante della comunità scientifica nazionale e internazionale, Colombo è stato costantemente guidato dalla Sua capacità di inquadrare e affrontare ogni questione all’interno di una visione strategica globale, scevra da dogmatismo scientifico.
Con grande lungimiranza Egli ha saputo guardare “oltre l’età dello spreco”, individuando i rischi connessi all’uso inefficiente delle fonti energetiche e allo sfruttamento dissennato dell’ambiente. In anni più recenti, con immutata coerenza, si è adoperato per porre al centro del dibattito scientifico e politico i problemi legati ai cambiamenti climatici.
I numerosi studiosi che Lo ebbero come indimenticato Maestro di vita, insieme a tutti coloro che hanno potuto conoscerLo e frequentarLo, rendono ancora omaggio alle Sue grandi qualità umane e rare capacità di coinvolgimento, alla Sua profonda consapevolezza che il lavoro dello scienziato non deve mai perdere di vista l’obiettivo primario di garantire un futuro migliore all’umanità. Con questi sentimenti, nel ricordo del valore del suo insegnamento e della personale stima e amicizia che a Lui mi legava, rivolgo a tutti i presenti un sentito augurio per il successo del convegno e un cordiale saluto».
Giorgio Napolitano
INTRODUZIONE Carlo Azeglio Ciampi
Prima di tutto desidero rivolgere il mio ringraziamento al Presidente Conso per avermi invitato ad aprire i lavori di questo importante convegno che, nel ricordo di Umberto Colombo, affronta temi di grande rilevanza culturale e scientifica.
Gli illustri relatori che si alterneranno oggi pomeriggio e domani mattina metteranno in luce il contributo che Umberto Colombo ha dato alla scienza, e soprattutto alla scienza nel mondo, pur senza mai privare l’Italia della sua presenza; una presenza attiva sia sotto il profilo teorico sia sotto il profilo pratico. Oggi, però, io sono qui solo per rendere testimonianza all’amico. Umberto ed io, entrambi livornesi, come pure Milena Piperno Colombo, ci conoscemmo negli anni ormai lontani dell’immediato dopoguerra; sia Umberto sia Milena erano giovanissimi, anche io del resto ero ancora piuttosto giovane.
Era appena finita la guerra; Livorno, liberata nel luglio del 1944, era stata tra le città italiane che avevano subito le maggiori distruzioni. Era stata evacuata dopo essere stata pesantemente bombardata dagli anglo-americani: il porto, punto di partenza di comunicazioni importanti marittime e terrestri in Italia, era un obiettivo strategico.
Dopo il luglio del 1944 i livornesi cominciarono a rientrare un po’ alla volta in città. Quanto a me, facevo ritorno a Livorno dopo quattro anni di vita militare, trascorsa in parte alla macchia dopo l’8 settembre del 1943. Passato poi il fronte ero rientrato nei ranghi dell’Esercito Italiano, nell’Italia già liberata del Mezzogiorno, praticamente nelle Puglie.
Ero laureato in Lettere, avevo completato gli studi universitari nel 1941, di fatto il giorno prima di essere chiamato alle armi. Rientrato a Livorno mi interrogavo sul mio futuro; volevo cominciare a lavorare. Seppi così che in quei giorni il Provveditorato agli studi stava assegnando gli incarichi per il nuovo anno scolastico.
Telegramma del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano .
G. Conso - Parole di saluto
C.A. Ciampi - Introduzione
R. Ugo - Umberto Colombo scienziato, tecnologo e manager dell’industria chimica italiana
D. Mazzonis - Intervento
A. Puri Purini - Intervento
R. Galli - La dimensione politica e internazionale della per-sonalità di Umberto Colombo
L. Paganetto - Energia e ambiente nell’ENEA degli anni ’80:Umberto Colombo, un innovatore
L. Caglioti - Umberto Colombo, una vita per la Scienza
G. Lanzavecchia - La storia come visione del futuro
G. Sironi - L’evoluzione della industria chimica nella seconda metà del ’900
W. Marconi - Alcune riflessioni sull’evoluzione dell’industria chimica italiana nella seconda metà del ’900
G. De Rita - Una cultura “profit” della ricerca per fare inno-vazione
J.-J. Salomon - Hommage à Umberto Colombo
P. Rossi - L’antiscienza italiana dopo gli anni Sessanta
R. Levi-Montalcini - Umberto Colombo: uomo di scienza e di vita