Le immagini di Filostrato Minore - Vol. 3
- Anno: 2004
- Autore/i: Colpo I. Ghedini F. Novello M. Avezzù E.
- Catalogo: Quasar
- Argomento: Archeologia classica
- Collana: Antenor - Quaderni
- ISBN: 88-7140-270-7
- ISSN:
Illustrazioni: 60 ill. in b/n
Formato: 21x29,5
Allestimento: Brossura
Numero Pagine: 216
Sommario: F. Ghedini, Premessa; F. Barbazza, Le immagini di Filostrasto Minore: storia delle edizioni; M. Pugliara, Proemio; F. Ghedini, Achille a Sciro; M. Pugliara, Pirro a Sciro; M. Goretti, Marsia; F. Ghedini, Cacciatori; E. Soccal, Eracle o Acheloo; C. Pandolfo, Eracle in fasce; F. Barbazza, Orfeo; I. Colpo, Medea in Colchide; F. Barbazza, Bambini che giocano; I. Colpo, Pelope; C. Pasquariello, Pirro o i Misii; C. Pasquariello, Argo o Eeta; D. Zirone, Esione; C. Pasquariello, I. Colpo, Sofocle; F. Marcattili, Giacinto; F. Barbazza, Meleagro; A. Frontalini, Nesso; C. Pasquariello, I. Colpo, Filottete; F. Ghedini, Filostrato Minore: la prospettiva dello storico dell’arte. E. Soccal, Bibliografia.
Da alcuni anni è attivo a Padova un gruppo di ricerca, da me coordinato, che si occupa di Filostrato Maggiore: assieme a laureandi e specializzandi si è affrontata la rilettura delle Immagini del più famoso dei retori di Lemno al fine non tanto di rivedere l’annosa e irrisolvibile questione della disposizione dei quadri nella fantomatica galleria napoletana, ma di verificare piuttosto la possibilità di usare le sue descrizioni come specchio di una cultura artistica per noi per gran parte perduta. Si è tentato pertanto di elaborare un metodo di lettura dei diversi quadri che cercasse anzitutto di distinguere le citazioni di sicura matrice letteraria da quelle figurative, al fine di poter analizzare queste ultime considerando non solo gli schemi iconografici relativi ai diversi personaggi, principali o secondari, ma anche la composizione nel suo complesso, comprensiva di “impaginazione” della scena e caratteristiche dell’ambientazione. Tale procedimento è risultato funzionale alla definizione di confronti di carattere sia iconografico sia compositivo con il repertorio ellenistico romano, inteso in prospettiva allargata, vale a dire prescindendo sia dai supporti su cui le raffigurazioni si dispiegano sia dalla cronologia dei manufatti, e non limitando l’indagine alla tradizione figurativa relativa al soggetto descritto da Filostrato (“citazioni iconografiche dirette”) ma allargandola anche a soggetti analoghi (“citazioni iconografiche indirette”).