Garibaldi - Vita pensiero interpretazioni Dizionario Critico
Collana: Storia, Filosofia, Religione
Formato: 15 x 21 cm
Legatura: Filorefe
Pagine: 336
Contenuto:
Volume promosso dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi
Da "Agricoltura" a "Volturno" i principali aspetti e momenti che hanno contraddistinto la vita e il pensiero di Giuseppe Garibaldi, con una serie di considerazioni critiche sulla sua figura, presentati da alcuni tra i maggiori studiosi dell'eroe dei due mondi.
L'opera che presentiamo, frutto di oltre un anno di lavoro del Comitato Nazionale, non è un dizionario nel senso tradizionale del termine. Non pretende di presentare l'intero, e per certi aspetti, inesauribile universo garibaldino. Come sarebbe possibile infatti ridurre un personaggio così ricco e complesso, per tanti versi così esorbitante - tante volte raccontato, oggetto dei giudizi e dei commenti più diversificati - nelle pagine di un dizionario? Il nostro, in realtà, vuole essere più che altro un repertorio di parole chiave, volto ad attestare, da un lato, il progredire delle ricerche sul personaggio, dall'altro ad aprire, nei limiti del possibile, un nuovo orizzonte di tematiche e questioni critiche. Suo obiettivo primario è, in altri termini, quello di rimarcare la singolarità e la valenza di un personaggio di assoluto rilievo non solo nella storia del nostro paese, ma, per dirla con Victor Hugo, significativo per il mondo intero. Per questo al termine dizionario è stato aggiunto quello di "critico", perché scegliere tra i diversi aspetti e gli innumerevoli temi che si intrecciano nella vita e nell'esperienza garibaldina, riandare alle molteplici letture che ne hanno offerto, nel tempo, storici e interpreti non vuol dire certo collocarsi in una posizione di neutralità, ma operare scelte precise. Come ben sa chi si occupa di questioni storiografiche, nessuna narrazione può definirsi neutra, nessun interrogativo può considerarsi libero da condizionamenti culturali, provenendo essi dalle necessità e dalle prospettive del nostro presente. Il modo più semplice e nello stesso tempo efficace per illustrare questa realtà è sottolineare la data in cui questo dizionario vede la luce: esso s'inserisce nel pieno di una occasione celebrativa ma al tempo stesso aspira all'opposto, ad essere, cioè, critico dell'evento commemorativo in senso stretto. Riproporre oggi la figura di Garibaldi vuol dire infatti - nelle nostre intenzioni - non appiattirsi su una celebrazione rituale, ma offrire una lettura articolata che dia spessore e profondità al personaggio e ne evidenzi i legami con il presente. Sono trascorsi duecento anni dalla nascita di Garibaldi e centoventicinque dalla sua morte: nel corso di questi anni le nostre conoscenze su di lui si sono arricchite e ci hanno consentito di ripercorrerne criticamente le esperienze. Se oggi, infatti, interroghiamo o tentiamo di interrogare le diverse fasi della sua esistenza e del suo pensiero, possiamo disporre di un bagaglio e di una consapevolezza intellettuale senz'altro più acuti ed efficaci di quanto non sarebbe stato alcuni decenni fa. Un solo esempio: le tragedie totalitarie del ventesimo secolo, di cui il nostro paese è stato parte, non devono indurre a ritenere che Garibaldi e il Risorgimento ne siano stati in qualche misura la causa, anche se ci possono senz'altro rendere più coscienti delle molteplici sfaccettature e contraddizioni che hanno segnato la realtà del processo di unificazione. Va da sé - ma forse è pleonastico aggiungerlo - che il dizionario non intende rappresentare né un'unica, né singole scuole storiografiche: Garibaldi è personaggio troppo rilevante perché possa divenire oggetto di una sorta di "spartizione" sia essa di natura storiografica o politica. Da qui anche la deliberata ampiezza dello spettro di studiosi invitati a redigere le singole voci - brevi saggi - che comprende non solo alcuni illustri specialisti ma anche le più recenti leve della ricerca storica. Come tutte le opere del genere, questo repertorio aspira ad essere di agevole accesso e di facile fruibilità da parte dei lettori. È stata, per questo, approntata una serie di strumenti intesi a
facilitare la consultazione, a stabilire i nessi tra le diverse voci, a illustrare a livello iconografico aspetti e momenti riconosciuti di particolare interesse. Molte immagini hanno, in qualche caso, la pretesa di proporsi come un secondo momento di lettura di fatti o avvenimenti narrati. Lo spettro dei destinatari dell'opera è vasto. Vi troveranno risposte - è nostro auspicio - non solo coloro che se ne serviranno come strumento di studio e di consultazione, ma anche quei molti lettori in vario modo interessati alla conoscenza della storia e dei suoi protagonisti che cercano mezzi efficaci per meglio comprendere, attraverso il passato, le ragioni del presente.
Dall'introduzione di Lauro Rossi
LAURO ROSSI si occupa da anni di storia italiana fra Sette e Ottocento. Tra i suoi lavori: Fondare la nazione: i repubblicani del 1849 e la difesa del Gianicolo (Roma 2001); L'Orazione a Bonaparte pel Congresso di Lione di Ugo Foscolo (Roma 2002).