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Vegetale è bello

Copertina del libro
€ 16,00
Versione stampata

Il libro si rivolge agli studenti e contiene dati storici e di cronaca. Le biotecnologie? Esistono da oltre 10.000 anni. Ma ora consentono di aprire interessanti prospettive ambientali l rapporto tra uomo e pianta; gli organi delle piante; le caratteristiche strutturali e funzionali dei diversi tessuti, cellule e molecole che contribuiscono al loro funzionamento; la loro capacità di adattarsi a climi e ambiente diversi. Il libro si rivolge agli studenti della scuola dell’obbligo, nella convinzione - come dicono gli autori Alessandro Bisignano, Laura Cornara, Joachim Scholz-Starke, Armando Carpaneto e Franco Gambale, direttore dell’Istituto di biofisica (Ibf) del Consiglio nazionale delle ricerche di Genova – che “per preservare la biodiversità è importante saperne di più” e che “favorire la conoscenza del mondo vegetale possa servire ad aumentare il rispetto per il mondo vegetale”. ‘Vegetale è bello’ contiene citazioni di testi antichi, a confermare l’importanza degli studi compiuti nel passato, e riferimenti a giornali e notizie di cronaca, che attestano l’interdipendenza tra il mondo vegetale e l’ambiente, la società e l’industria, oltre che molti esempi pratici di utilizzo delle piante nei settori più vari: dalla cucina alla cosmesi, fino alla medicina. In 8°, 150 pp., ill a coll.
Il libro si articola su quattro grandi temi: “il ruolo delle piante in natura”, “come le conosciamo”, “come sono fatte” e “come si possono utilizzare e modificare”. Nell’ultima parte vengono affrontati argomenti di attualità quali le ‘antiche’ e le nuove biotecnologie: da oltre 10.000 anni, infatti, l’uomo applica biotecnologie per selezionare e trasformare le piante più utili alle sue esigenze. E, proprio come accade ora, anche nel ‘500 gli europei erano diffidenti delle novità costituite dalle piante importate dal nuovo mondo, quali patata e pomodoro. Ma gli autori pongono in evidenza come anche oggi molti scienziati siano tutto sommato cauti nel mettere in atto i loro interventi: per esempio, si studiano soluzioni per realizzare nuove specie supportando con tecniche tradizionali le nuove tecnologie di biologia molecolare.
Alcuni esempi illustrano come le nuove scoperte in campo vegetale possano comunque essere importanti in svariati settori, da quello ambientale, a quello alimentare, fino alla produzione di vaccini. In ambito ecologico, si vanno affermando nuovi metodi mediante piante (fitodecontaminazione) per la bonifica di suoli ed acque contaminati da elementi tossici. “
Non va infine dimenticata, ricorda Gambale, “la possibilità di produrre biocarburanti da biomasse vegetali di scarto non utilizzabili a scopo agro-alimentare. Soprattutto, è importante ricordare che le piante destinate alla produzione di energia, potranno essere coltivate su suoli marginali sui quali non è possibile coltivare piante di interesse alimentare”
Armando Carpaneto, Franco Gambale e Joachim Scholz-Starke, sono ricercatori dell’Istituto di biofisica del Cnr di Genova, Alessandro Bisignano è un collaboratore dello stesso Istituto, Laura Cornara è ricercatore del Dipartimento per lo studio del territorio e delle sue risorse dell’Università di Genova.