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Catalogo dei manoscritti greci della Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana. Suppl. 24 al Bollettino dei Classici

Copertina del libro
€ 50,00
Versione stampata

In 8°, 210 pp., 28 tavv. nel testo.INDICE GENERALE
Prefazione
Introduzione
Catalogo
1. Corsin. 40. E. 7 (366)
2. Corsin. 40. E. 21 (2070; Rossi 356
3. Corsin. 41. E. 9 (Rossi 290
4. Corsin. 41. E. 10 (2083; Rossi 247
5. Corsin. 41. E. 29 (Rossi 246)
6. Corsin. 41. E. 30 (Rossi 248)
7. Corsin. 41. E. 31 (Rossi 245
8. Corsin. 41. E. 37 (838)
9. Corsin. 41. G. 11 (Rossi 14
11. Corsin. 43. D. 29 (Rossi 335)
12. Corsin. 43. D. 30 (Rossi 292)
13. Corsin. 43. D. 31 (Rossi 414
14. Corsin. 43. D. 32 (Rossi 358)
15. Corsin. 43. G. 5 (Rossi 7)
16. Corsin. 55. K. 30 (Rossi 357)
17. Corsin. 41. F. 25 (1104)
18. Corsin. 36. E. 26 (1410)
19. Corsin. 43. G. 7 (1847)
Tavole
Initia operum quae inedita vel minus nota visa sunt .
Indici
Indice dei manoscritt i citati
Indice delle fi ligrane
Indice alfabetico
INDICE GENERALE
Prefazione
Introduzione
Catalogo
1. Corsin. 40. E. 7 (366)
2. Corsin. 40. E. 21 (2070; Rossi 356
3. Corsin. 41. E. 9 (Rossi 290
4. Corsin. 41. E. 10 (2083; Rossi 247
5. Corsin. 41. E. 29 (Rossi 246)
6. Corsin. 41. E. 30 (Rossi 248)
7. Corsin. 41. E. 31 (Rossi 245
8. Corsin. 41. E. 37 (838)
9. Corsin. 41. G. 11 (Rossi 14
11. Corsin. 43. D. 29 (Rossi 335)
12. Corsin. 43. D. 30 (Rossi 292)
13. Corsin. 43. D. 31 (Rossi 414
14. Corsin. 43. D. 32 (Rossi 358)
15. Corsin. 43. G. 5 (Rossi 7)
16. Corsin. 55. K. 30 (Rossi 357)
17. Corsin. 41. F. 25 (1104)
18. Corsin. 36. E. 26 (1410)
19. Corsin. 43. G. 7 (1847)
Tavole
Initia operum quae inedita vel minus nota visa sunt .
Indici
Indice dei manoscritt i citati
Indice delle fi ligrane
Indice alfabetico
PREFAZIONE
Il primo inventario a stampa, che copre sedici dei diciannove manoscritt i greci conservati nella Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana di Roma, risale al 1901. Edito da Gino Pierleoni nella Rivista di studi italiani di fi lologia, e poi ristampato a cura di Christa Samberger nei volumi di Catalogi codicum graecorum qui in minoribus bibliothecis italicis asservantur (Lipsia, 1968)1, presenta succintamente i dati essenziali di ciascun manufatt o: principalmente – secondo la vecchia impostazione fi lologica – la parte testuale, di cui sono accuratamente riportati gli incipit senza, peraltro, una ricerca identifi cativa, seguíta quindi dalle informazioni di base riguardanti il supporto e la cronologia, più altre scarne a seconda del caso. La lista di Pierleoni venne integrata con altri due manufatt i da Elpidio Mioni, nel suo Catalogo di manoscritt i greci esistenti nelle biblioteche italiane (Indici e Cataloghi, vol. II, 1965, pp. 377-381)2, con una maggior dovizie di particolari riguardanti il testo, che rimane dunque la parte privilegiata. Tali dati infi ne, per quei manoscritt i provenienti dalla collezione privata di Nicola (o Niccolò) Rossi, sono stati ripresi, riveduti e leggermente ampliati da Armando Petrucci durante la sua permanenza in Biblioteca, come funzionario prima e come vice-dirett ore poi, nel suo Catalogo sommario dei manoscritt i del fondo Rossi (non solo greci ma anche latini), pubblicato nel 1977 nella collana della Biblioteca3, mentre il resto del patrimonio manoscritt o corsiniano in lingua greca e latina ha dallo studioso avuto solo una nuova trascrizione inventariale, rimasta a tutt ’oggi manoscritt a e consultabile in sede4. Le descrizioni di Petrucci, tutt avia, che avevano lo scopo di sostituire quelle, troppo stringate e antiquate, del precedente inventario a stampa del fondo Rossi edito dal tipografo romano Pagliarini nel 17865, restano pur sempre strutt urate e limitate all’interno di un’impostazione concentrata all’essenziale (d’altronde già annunciata nel titolo e chiaramente ribadita dall’autore6), malgrado l’arricchimento di un utile corredo di indici e di informazioni preziose. La nuova proposta di descrizione che il presente catalogo off re, trova, se si vuole, una giustifi cazione nell’ambito di una rivalutazione del patrimonio manoscritt o delle 1 In questa sede cit. in abbreviazione: Pierleoni. Per tutte le indicazioni bibliografiche date in forma abbreviata, si rinvia alla sezione Abbreviazioni bibliografiche, pp. 29-32. 2 In abbreviazione: Mioni, Catalogo. 3 In abbreviazione: Petrucci, Catalogo sommario. 4 In abbreviazione: Petrucci, Catalogo inventario. 5 In abbreviazione: Catalogus. Per due secoli esso aveva costituito l’unica guida del fondo Rossi, e sull’esemplare della biblioteca, rivestito in pergamena e dotato di segnatura Q I 20, si leggono le nuove collocazioni, aggiunte a mano da Cerroti e da altri anonimi collaboratori (cfr. Petrucci, Catalogo sommario, Introduzione, pp. xxviii s.). 6 Dei prodromi del suo nuovo catalogo e delle ragioni delle scelte operate lo stesso Petrucci parla nell’Introduzione cit., pp. xxx ss. biblioteche italiane che in questi ultimi anni si sta verifi cando. Si constata, infatt i, un certo sforzo teso ad un vago tentativo di superamento delle diffi coltà di impasse in cui versa la catalogazione libraria in Italia (e non solo), forse per una mancanza generale di sensibilizzazione nei confronti di questo tipo di att ività scientifi ca (che si traduce, all’att o pratico, con una inadeguatezza dei fi nanziamenti erogati, più volte sott olineata in questi ultimi anni). Il grido di allarme è scatt ato con la presa di coscienza e intromissione spontanea delle forze accademiche, che si sono trovate nella necessità di supplire didatt icamente ai vuoti formativi che interessano il sett ore dei beni archivistici e librari con gli att inenti problemi di tutela, conservazione e inventariazione e/o catalogazione degli stessi. Tocca – in sostanza – alla singola iniziativa di noi docenti universitari, anche se coscienti che ciò non costituisce una soluzione radicale, non solo istruire sull’esistenza e importanza del nostro patrimonio (in questo caso) manoscritt o, senza il quale nessuna tradizione fi lologico-testuale esiste, ma di istradare alla descrizione scientifi ca e alla consapevolezza di cosa ciò signifi chi e comporti. Ho portato più volte gli studenti del mio Corso di Codicologia a visitare, tra altre biblioteche romane, quella dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, spinta sia dalla disponibilità del personale e, in primo luogo, del Dirett ore, dott . Marco Guardo, sia dall’ambiente suggestivo e raccolto che colpisce e coinvolge chi vi entri; la consistenza poi del suo patrimonio, ricco, pregevole e relativamente poco noto e utilizzato, è stata determinante. Forse, non so se mi sbaglio, il trampolino di lancio per una divulgazione di quanto di inaspett ato ci fosse in questa biblioteca, è stata la Mostra dei manoscritt i illustrati, allestita nel 2003 su iniziativa della stessa biblioteca in occasione del IV Centenario della fondazione dell’Accademia dei Lincei (1603-2003), Mostra della quale si è dato alle stampe il catalogo illustrato, alquanto allett ante, Il trionfo sul tempo, che si avrà occasione di menzionare più volte7. A tale Mostra ha fatt o seguito una convenzione che l’Università di Roma due, “Tor Vergata”, ha stipulato con la biblioteca per stages e contratt i per off rire a studenti volenterosi un’occupazione part-time. Ecco da dove ha avuto origine l’idea di portare alle stampe il presente catalogo, limitato al piccolo fondo greco: un lavoro pieno di curiosità svolto, in parte (perlomeno nell’aspett o più propriamente tecnico-materiale), assieme ai giovani su questi – tra altri – manoscritt i nell’arco di questi ultimi anni accademici. A loro quindi, alle loro domande, alle loro diffi coltà, che sono servite a superare le mie, ma anche al loro entusiasmo sono grata per avermi arricchito e stimolato a rendere noto un così prezioso patrimonio. Esprimo quindi un mio primo ringraziamento al Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, prof. Giovanni Conso, per avermi concesso l’autorizzazione a pubblicare tale materiale posseduto dall’Accademia, ed un altro al Comitato Classici greci e latini, per averlo accolto nella storica Collana linceana di monografi e. Un grazie particolare vada quindi al Dirett ore summenzionato della Biblioteca, che mi ha agevolato in ogni modo nel mio lavoro con squisita sensibilità e comprensione; alla conservatrice, dott .ssa Enrica Schett ini, con le collaboratrici, in special modo le dott .sse Ebe Antetomaso e Laura Forgione; quindi a tutt o il personale della biblioteca, che mi è stato cordialmente e simpaticamente vicino, e con interesse ha seguito l’avanzamento e la stesura del lavoro. 7 Cfr. Abbreviazioni bibliografiche. In tale importante ricorrenza, si è intrapresa una serie di iniziative destinate a diffondere la conoscenza del patrimonio culturale conservato nella biblioteca, oltre che a salvaguardarlo con misure appositamente predisposte grazie a un nuovo e completo censimento. Un grazie, ancora, a coloro che, con aff ett o e amicizia, hanno contribuito a migliorare il mio lavoro rileggendo parti del testo – Emilio Panarese per la lingua latina e Stefano Parenti per i contenuti liturgici –. Ma più sentito e sincero vada il mio ringraziamento a mons. Paul Canart, lo studioso dalla straordinaria esperienza catalografi ca che mi ha guidato, quasi per mano, con assidua e vigile cura, con suggerimenti e consigli preziosi, piccoli e grandi, nelle diverse fasi del paziente lavoro di ricerca e di scavo delle parti testuali, rendendo così possibile la realizzazione del presente lavoro.