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L'AFRICA E IL BLUES

Copertina del libro
Immagine copertina del libro
€ 36,00
Versione stampata

Biblioteca musicale - Saggi
brossura, 23x15 cm pp. 288
Edizione italiana con CD allegato (36 brani - 74 min)
Descrizione
Con rigore scientifico ma con una chiarezza accessibile anche all'appassionato, questo libro propone una teoria assolutamente nuova sulle blue notes e sulla loro origine. Ricostruendo quali tratti musicali provengano dall’Africa e quali mutazioni e fusioni siano occorse in America, Kubik mostra come la tradizione afroamericana che chiamiamo 'blues' sia effettivamente un fenomeno musicale appartenente al mondo culturale africano. Nel 1969 Kubik incontra un emigrato del Mozambico, minatore nel Transvaal in Sudafrica, che suona un arco musicale a bocca chipendani. Uno strumento simile è visto nel Mississippi nelle mani di un musicista bianco dei monti Appalachi che lo ritiene parte della propria tradizione culturale. Attraverso connessioni come questa Kubik giunge alla conclusione che il legame tra due mondi musicali così lontani sia proprio la musica afroamericana, il suono che divenne blues. Per oltre quaranta anni egli ha ricostruito le genealogie remote delle culture musicali africane in numerosi paesi dell’Africa, in Brasile, Venezuela e negli Stati Uniti. Con L’Africa e il blues la sua ampia mappa chiude il cerchio nel momento in cui l’autore scopre che il blues è ‘tornato a casa’ ad arricchire il suono africano contemporaneo. La vicenda narrata da Kubik è l’affascinante storia genealogica di una musica che oggi pervade il mondo. Autore
GERHARD KUBIK, antropologo culturale, è professore di etnomusicologia all’Università di Vienna e di etnopsicologia all’Università di Klagenfurt. Ha conseguito il dottorato a Vienna nel 1971 con un lavoro sulle scuole Mukanda per l’iniziazione dei ragazzi in Angola, e l’abilitazione all’insegnamento nel 1980. Ha svolto ricerche con continuità dal 1959 in 18 paesi africani, in Brasile (dal 1974) e negli Stati Uniti (dal 1977). È autore di diversi volumi e di oltre 260 articoli in riviste scientifiche. Suona il clarinetto nella Donald Kachamba’s Kwela Heritage Jazzband. È membro onorario del Royal Anthropological Institute di Londra e membro permanente del Center for Black Music Research di Chicago.