Napoli e i suoi dintorni. Nelle opere dei vedutisti scandinavi tedeschi e russi del primo '800
- Anno: 2007
- Autore/i: LUCIO FINO
- Catalogo: Distribuiti
- Argomento: Arte
- ISBN: 88-89879-17-3
- ISSN:
Volume in 4° (cm. 25 x 35), pagine 180 corredate di 144 tavole a colori di splendide vedute con suggestivi scorci di paesaggio dei luoghi più pittoreschi di Napoli e dei Campi Flegrei, di Capri e di Sorrento, di Ischia o della esotica costiera amalfitana dipinte o disegnate dai numerosi artisti che, subito dopo la restaurazione, vennero nella capitale borbonica da ogni parte del nord Europa: dalla Norvegia e dalla Russia, da Copenaghen e da Stoccolma, da Dresda o da Berlino. Sitratta di artisti in genere poco noti in Italia, ma ben famosi e apprezzati all’estero, le cui opere sono gelosamente conservate nei maggiori Musei scandinavi, tedeschi o russi:Dahl, Fearnley, Købke, Hansen, Rørbye, Södersen, Pitloo,Catel, Reinhold, Richter, Schilbach, Fries, Carus, Götzloff,Blechen, Frommel, Scedrin, A. Brjullov, i fratelli Cernecov eVorob’ev.Pregiata edizione di soli 1490 esemplari numerati, su cartapregiata pesante, legatura artigianale “bodoniana”realizzata a mano, con astuccio rigido e controscatola incartone ondulato. NAPOLI E I SUOI DINTORNI Nelle opere dei vedutisti scandinavi tedeschi e russi del primo '800 Questa nuova pubblicazione di Lucio Fino costituisce la seconda tappa di una lunga ricerca iniziata nel 2003 con il volume di nostra edizione Vedutisti e Incisori stranieri a Napoli nella seconda metà del '700 in cui vennero trattate le vedute d’après nature degli artisti inglesi presenti a Napoli sul finire del '700 -, e che proseguirà con un saggio sulle vedute en plein air di Napoli e dintorni dei più celebri artisti francesi dell’età napoleonica o di quella romantica. Questo volume, con oltre 140 illustrazioni, per lo più a colori, propone, nella consueta lussuosa veste editoriale, una ricca selezione delle suggestive vedute di Napoli e dei suoi dintorni dipinte o disegnate dai numerosi artisti che, subito dopo la restaurazione, vennero nella capitale borbonica da ogni parte dell’Europa del Nord, dalla Norvegia e dalla Russia, da Copenaghen e da Stoccolma, da Dresda o da Berlino. Si tratta di vedutisti in genere poco noti in Italia ai “non addetti ai lavori”, ma ben famosi e apprezzati all’estero, le cui opere sono gelosamente conservate nelle raccolte dei grandi Musei scandinavi, tedeschi o russi o delle più prestigiose e quasi inaccessibili collezioni private europee. La ricerca risulterà certamente di eccezionale interesse, perché, caratterizzata com’è da una particolare ricchezza di dati e di analisi oltre che d’immagini, fornisce per la prima volta in Italia, una preziosa e completa documentazione sulla produzione complessiva dei vedutisti en plein air del nord Europa a Napoli, di quegli artisti cioè che, riprendendo i luoghi più suggestivi e pittoreschi di Napoli e dei Campi Flegrei, di Capri e di Sorrento, d’Ischia o della esotica costiera amalfitana, seppero inventare un linguaggio nuovo, rigenerare rispetto al passato i modi della visione, sperimentare, infine, tecniche non tradizionali, come quelle della pittuta a olio su carta o dell’acquarello, che consentivano di fissare liberamente e con efficacia le impressioni momentanee, i proprio stati d’animo, gli aspetti instabili e fuggitivi della natura, il perenne mutare di ombre, colori e luci, o le ariose prospettive mediterranee.