Il pomo d'oro: una sapienza antica
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- Anno: 1997
- Autore/i: F. Di Pace - F. Soriente
- Catalogo: Distribuiti
- Argomento: Storia locale
- Collana: Grand Tour
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Nel suo prezioso "Pomo d'oro: una sapienza antica", il prof. Francesco Di Pace, racconta la curiosa ed affascinante storia del pomodoro. Da''avventuroso arrivi in Italia dalle lontane Americhe, alla conquista di una straordinaria posizione nell'economia agricola del Paese e della Campania in particolare. La ricerca compiuta dall'autore offre risultati interessanti: ricorda la timida comparsa del pomodoro in orti esclusivi, per giungere poi all'occupazione di grandi distese di territorio. Presene dapprima in elitari convivi, il pomodoro è oggi consumo di massa. Merito indiscusso di apprezzare qualità organolettiche e nutritive. Non pare azzardato affermare, che il lavoro dell'autore sul e per il pomodoro risulta in fondo una appassionata celebrazione del più caratteristico prodotto della nostra terra. Non mancano, nel libro, interessanti notazioni scientifiche ed originali aneddoti. Il tutto permeato di grande sensibilità, considerato che miglia di persone affidano agli incerti raccolti del pomodoro la loro sorte economica. Meritevoli di sottolineatura, infine i riferimenti dell'Autore alla indiscussa e riconosciuta qualità del San Marzano, sulla quale - sono pienamente d'accordo - si gioca il futuro di una parte importante dell'agricoltura campana. L'Autore Francesco Di Pace, docente presso gli istituti medi e superiori, si batte da molti anni per la difesa del territorio dell'agro nocerino-sarnese e delle sue vocazioni agricole. Fondatore e responsabile del coordinamento per la difesa del sistema Sarno, è consigliere nazionale di Legambiente. La sua batsaglia in favore del fiume Sarno ha assunto rilievo nazionale. Felice Soriente, studente d'architettura, vive e lavora a Castel S. Giorgio, dove svolge l'attività di fotografo. Ha al suo attivo diverse rassegne fotografiche. In esse, attraverso un particolare uso del documento fotografico in bianco e nero, ha messo a fuoco realismo e consuetudini di una società povera, ritraendo arte e e tradizioni altrimenti destinate all'oblio.