I Templari in Portogallo. Le commende di Tomar e Almourol
- Anno: 2005
- Autore/i: Iara Giulia Daniele
- Catalogo: Distribuiti
- Argomento: Medievistica
- ISBN: 978-88-89336-24-3
- ISSN:
F.to cm 17 x 24 - pp. 128 - ill. b/n Tra la fine dell’XI e la metà del XII secolo, la progressiva reconquista dei territori a Sud di Coimbra, capitale del Condado e successivamente del regno portoghese, determinò un processo di “riappropriazione” di quelle terre, appartenute ai mori per oltre tre secoli. I territori appena conquistati si presentavano indifesi e probabilmente popolati da un abitato sparso, il che rese necessaria un’accorta politica di difesa e popolamento del Portogallo, intrapresa in particolar modo dal suo primo re Afonso Henriques. Questa politica fu condotta anche attraverso una serie di donazioni in favore dell’Ordine del Tempio e grazie alla concessione di foral, o chartae firmitudinis, alle popolazioni che vi si stanziavano in comunità urbane o rurali. I Templari preferirono costruire il nuovo castello di Tomar su un’altura scoscesa, ai piedi della quale scorreva il fiume Nabão: la scelta si rivelò efficace, se si considera che questo castello fu la sede dell’Ordine in Portogallo per più di un secolo e mezzo. La strategia di abbinare un corso d’acqua ed un’altura da cui controllare il territorio, raggiunse il massimo della sua efficacia nel castello di Almourol che, costruito sulla sommità di un affioramento roccioso in mezzo al Tago, consentiva la sorveglianza diretta di questa grande via di comunicazione, che era in quel momento anche la frontiera meridionale del regno portoghese. [...] In Portogallo la strategia militare adottata dai cavalieri del Tempio prevedeva in ambito architettonico poche strutture capaci di accompagnare un attacco efficiente in caso di assedio, a vantaggio di soluzioni che assicuravano una difesa sostanzialmente passiva; rispondeva a questo scopo la disposizione delle mura a cinte successive o concentriche, culminanti, nel punto più elevato, in un ridotto particolarmente fortificato (alcaçova) e dominato dal mastio (Torre de Menagem), che venne utilizzata nei castelli di Tomar ed Almourol. Iara Giulia Daniele, vive e lavora a Roma. Si è laureata in Storia dell’Arte Medievale presso l’Università La Sapienza di Roma, con una tesi sull’architettura templare nel Portogallo, tesi da cui è scaturita la presente pubblicazione.