Della sapienzialità templare. Dai miti celtici al pensiero sufico: l’affascinante tesoro dei Templari
- Anno: 2006
- Autore/i: Giulio Malvani
- Catalogo: Distribuiti
- Argomento: Medievistica
- ISBN: 978-88-89336-09-0
- ISSN:
F.to cm 17 x 24 - ill. bn - pp. 112 In questa pubblicazione sono state raccolte tutte le relazioni che Giulio Malvani ha presentato, fino ad oggi, negli annuali convegni di studi templari organizzati dalla Larti (Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani). L’argomento che viene trattato si colloca a metà strada tra l’approfondimento storico e la ricerca esoterica, cercando di rintracciare, attraverso lo studio degli antichi miti, la natura e le motivazioni dell’esistenza dell’Ordine del Tempio. Si parlerà di tutto ciò che può aver influito, direttamente ed indirettamente, sul modo di pensare dei templari: dalla mitologia celtica al pensiero dei filosofi sufi, dagli insegnamenti dei sacerdoti ebrei alle sure del Corano, dal Dio della Bibbia al Cristo del Nuovo Testamento, dall’amor cortese dei trovatori provenzali alla Cerca del Graal da parte dei cavalieri di Artù. È una attenta analisi del passato per riuscire a capire quanto i cavalieri templari possono aver appreso e, soprattutto, quanto possono averci trasmesso. Come spiega lo stesso Giulio Malvani: «Lo abbiamo riscontrato più volte: quando si parla dei templari, subito tutti -anche i profani- si fanno più attenti, “bevono” le parole quasi si trattasse di questioni della più viva attualità, capaci di incidere sulla nostra esistenza quotidiana. Come mai? L’Ordine non è forse morto il 3 aprile del 1312, quando il pontefice Clemente V ne decretò lo scioglimento con la bolla “Vox clamantis”? Sì, certo, i templari sono estinti [...], ma forse qualcosa della loro filosofia, del modo di intendere la vita, ancora sopravvive [...], ed è un “qualcosa” che noi, uomini di oggi, avvertiamo istintivamente come estremamente prezioso, quasi un raggio di luce capace di rendere la vita più bella, degna d’essere vissuta». (E.V.) Giulio Malvani, nato nel 1923, è generale ed ingegnere. Dal 1972 si dedica alla saggistica esoterica e templare, pubblicando vari libri su tali tematiche e collaborando a riviste specializzate italiane e straniere. Scrive anche con lo pseudonimo di Julius Cohen. Per le Edizioni Penne & Papiri ha pubblicato: “La Dama e l’Amor Cortese” (Julius Cohen) (esaurito), “De Alchimia”, “La cerca del Graal”, “Arbor Vitae”, “L’Inferno esoterico di Dante” (questi ultimi due insieme ad Angela Malvani).