Templari in battaglia. I cavalieri del Tempio: soldati, eroi, martiri delle Crociate
- Anno: 2005
- Autore/i: Ennio Pomponio
- Catalogo: Distribuiti
- Argomento: Medievistica
- ISBN: 978-88-89336-03-8
- ISSN:
In 8°, cm 17 x 24 - pp. 96 - ill. b/n e colori Non uno tra le poche decine di cavalieri e sergenti templari che riuscirono ad imbarcarsi la notte del 18 maggio 1291 sulle navi che lasciavano Acri o che si asserragliarono nella torre del Tempio per tentare l’ultima difesa, non uno di essi, probabilmente immaginava che di lì a pochi anni, all’Ordine per il quale avevano combattuto sino all’estremo sacrificio, sarebbero state rivolte, tra le altre, anche le accuse di viltà di fronte al nemico e di collusione con gli arabi. Molte altre volte, nel corso della storia dell’Ordine del Tempio, si era cercato di screditare i cavalieri dal bianco mantello addossando loro le colpe dei fallimenti che le armi crociate riportavano in Terrasanta. [...] Le infamie rivolte all’Ordine del Tempio da Filippo il Bello e Clemente V sono state, nel corso dei secoli seguiti al tragico rogo di Parigi, ampiamente dibattute ed in più di un autorevole scritto si sono dimostrate inequivocabilmente la falsità e l’infondatezza di ciò che fu imputato ai Templari, nel corso dell’impianto accusatorio, in materia religiosa, etica e morale [...] Ciò che non è stato sufficientemente trattato in maniera organica, a nostro giudizio, riguarda l’aspetto più squisitamente militare della milizia templare [...] Tratteremo di storie di soldati, quindi, descritti dal loro Padre Spirituale San Bernardo «trascurati nelle capigliature ed abbronzati dall’armatura e dal forte calore» [...] Obiettivo che ci siamo prefissi con questo lavoro, è stato quello di analizzare gli eventi bellici ai quali i cavalieri templari parteciparono, le loro tecniche, le loro armi, i loro usi ed il loro impegno. Abbiamo inoltre cercato di “restaurare” tali episodi tentando di togliere da essi la patina del tempo, per riportarli alla loro cruda verginità storica, perché solo i fatti nella loro essenza, al di là dei giudizi che vengono su di loro espressi nel corso degli anni, rappresentano, per chi sa leggerli ed interpretarli, l’unica verità concreta... La spada, cinta al fianco quotidianamente, e la fede furono le vere, uniche e sicure amiche che il Templare ebbe nel corso della vita dei Regni Latini di Outremer. Ennio Pomponio si interessa da anni della storia degli Ordini militari e di quelli monastico-cavallereschi, con particolare riferimento all’Ordine della Milizia del Tempio. Ha scritto alcune relazioni presentate nei Convegni annuali della Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani (Larti), di cui fa parte da tempo.