Allestimento museale in edifici monumentali
- Anno: 2005
- Autore/i: Ranellucci Sandro
- Catalogo: Distribuiti
- Argomento: Architettura
- ISBN: 88-7890-680-8
- ISSN:
Premessa DALL’ ALLESTIMENTO ALL’ALLESTIMENTO IN EDIFICI STORICI. TRA VACUITÀ E PREGNANZA DI SIGNIFICATO In generale il primo approccio al riconoscimento disciplinare in sede accademia consiste nella definizione dell’ ambito dei suoi contenuti. Poi subito appresso nel dar conto, nel dar conto dello stato dell’ arte.in Merito a questo secondo aspetto, è evidente che quanto più l’ambito è definito e ristretto, tanto più è possibile dar conto delle acquisizioni in corso. E’ noto anche che i termini linguistici in uso non sono tutti equivalenti. Tant’è che talune lingue sembrano più congeniali all’espressione di concetti filosofici ed altre più adatte ad una comunicazione più rapida e pragmatica. “Allestimenti” di interni, di abitazione, di alberghi, di stand; delle informazione; teatrale; in gergo organizzazione della carta in rotoli; degli interni delle automobili; dell’arredo di negozi; di sfilate di moda; navale; cartellonistica e segnaletica; allestimenti di supporti audio video; di fotografie; preparazione, in corso di preparazione, opera incompiuta (sito in allestimento); di una mailing; di un ricevimento; della tavola; di un matrimonio. Per empirica deduzione sembrerebbe affacciarsi consequenzialmente la possibilità di una lettura del tipo, per quanto riguarda l’ambito del terreno di azione, in senso trasversale: allestimento del generico, del frivolo, dell’effimero. Un terreno che si oppone tra due opposte estremità: da un lato il pragmatismo della vetrinistica e del montaggio di stand, dall’altro il concettualismo che procede dalla segnalazione di tratti di territorio tramite dolmen e menhir, o a pratiche di land art. Nel corso dell’esposizione verranno ad intersecarsi costantemente tre dei livelli di significazione della “ allestire”. Dei quali il primo sarà quello connesso al livello più pratico e pragmatico: allestire per organizzare la funzione, per renderla più fluida ed efficiente. Un secondo livello sarà connesso al desiderio di aumentare la significazione dell’oggetto e del contesto. In un terzo livello coinciderà con una interpretazione critica,con un identificazione dei ruoli e dei termini. A questo punto viene più spontaneo passare ad interpretazione del termine “allestire” quale quella di un verbo ausiliario, del genere di quelli che hanno bisogno di un termine di precisazione ulteriore per assumere una significazione adeguata. Essendo dopo tutto l’ambito disciplinare che c’interessa quello dell’ “allestimento” in edifici storici”, l’individuazione si trasforma d’improvviso in nitida e definita. Lasciando pertanto ad altri interessi il compito di esaminare le innumerevoli casistiche d’incontro tra il termine allestimento e tutti gli altri possibili ambiti, potremo introdurci nell’esame della problematica fiduciosi perlomeno di poter chiarire, in tema di “allestimenti in edifici storici”. In 4°, 237 pp., con 85 ill. b/n e colore.